Lo Spezia supera il Brescia per 3 a 1 nei sedicesimi di Coppa Italia e affronterà nel prossimo turno la Dea di Gasperini. Al Picco, davanti a 3.000 spettatori tra cui 300 supporter lombardi, buona prova della squadra di Gotti, rimaneggiata come del resto il Brescia, ma determinata a portare a casa il risultato esprimendo, a sprazzi, qualche buona idea di gioco.
Netta la differenza tra le due squadre in campo, malgrado la posizione di bassa classifica dello Spezia a fronte dell'ottima zona play off delle Rondinelle, a soli 3 punti dalla vetta, ma è noto che tra massima serie e cadetteria esiste un confine netto, sia in termini fisici che in termini tecnici, e oggi si è visto tutto.
Buone le prestazioni di Zoet, Ellertsson, Ekdal, Ferrer e Sanca, tutti giocatori con bassi minutaggi ma apparsi in buone condizioni di forma e pronti a garantire energie fresche anche in campionato, positivo anche l'esordio stagionale di Sher, mentre Nguiamba evidentemente non corrisponde ai canoni di Gotti.
Il Brescia ha provato ad aggredire alto lo Spezia, arrivando molto più spesso delle Aquile alla conclusione, ma un po' Zoet un po' la scarsa precisione ha evitato guai ai padroni di casa.
Pronti via e gol annullato a Ellertsson, al 13' la traversa di Verde su punizione anticipa di qualche minuto il primo gol della doppietta di Strelec, dopo una bella ripartenza di Sanca da sinistra a destra e l'assist finale di Verde apparso decisamente in ripresa.
Sul minimo vantaggio delle Aquile il Brescia prova a reagire e impegna Zoet in un paio di difficili interventi, innescati anche da qualche errore di troppo di Sala, anche oggi autore di una prestazione a dir poco opaca, al netto dell'assist a Verde per il gol del raddoppio a metà ripresa.
Il gol del 2 a 0 fiacca le iniziative degli ospiti, ma non i cori dei 300 supporters che inciteranno la squadra fino alla fine della sfida.
Chiude i conti Strelec all'85', al termine di una confusa ripartenza e un duetto con Holm, subentrato nei minuti finali.
Il gol del meritato 3 a 1 in pieno recupero, con Zoet in uscita tardiva - ma aveva il sole negli occhi - e Amian in netto ritardo.