Lo avevamo scritto ieri: lo Spezia doveva vincere contro l'Udinese perché la salvezza poteva conquistarsela da sé, senza aspettare gli esiti delle gare delle inseguitrici. Così è stato e siamo contenti di avere portato buono, alla fine di una gara esaltante per le doti di carattere e coraggio messe in campo dai ragazzi di Thiago Motta.
Una gara sofferta in particolare nel primo tempo, Aquile in svantaggio ma capaci di ribaltare la sfida con due splendidi assist di Ferrer, quando si dice il destino: il terzino catalano è entrato a piede invertito per l'uscita forzata di Reca, ed è stato l'uomo capace di riaccendere la sfida, anche grazie alle qualità di Verde e Gyasi, concreti nella finalizzazione dei due assist dalla sinistra
Il terzo gol di Maggiore a inizio ripresa ha messo in sicurezza il risultato, addirittura lo Spezia si è potuto permettere di sbagliare un rigore con Manaj al 90' e di incassare un gol al 93', a conferma dello spirito combattivo dell'Udinese che voleva chiudere davanti al proprio pubblico con una vittoria, ma non c'è riuscita per la voglia delle Aquile di portarla a casa.
Prestazione super di tutti i giocatori in campo, da rimarcare una volta di più lo spirito guerriero di Rej Manaj e di Kiwior, due autentiche colonne della squadra ma difficile oggi trovare una prestazione sottotono, anche i giocatori subentrati hanno messo in campo il massimo impegno contribuendo alla vittoria finale.
A quota 36 lo Spezia centra la terza stagione consecutiva in serie A, un traguardo apparso a tratti proibitivo per le tante disavventure occorse in stagione, superate dal comandante Motta capace di tenere la barra del timone ben salda, sciolto nell'emozione e nell'abbraccio con i giocatori, lo staff e il presidente Plateck ovviamente molto soddisfatto.