Spezia inguardabile nel primo tempo della sfida contro il Toro: senza Maggiore e Bastoni a centrocampo e Reca in spinta è buio completo, non basta a Thiago Motta prevedere delle barricate difensive, con il 3-4-3 che diventa spesso 5-3-1 con tanti giocatori davanti a Provedel.
Perché il Toro, a differenza dello Spezia, in mezzo al campo ha testa e gambe, è una squadra agile, con alcuni giocatori - vedi Bremer, Lukic, Singo, Seck, Sanabria tra gli altri - in grado di vincere sistematicamente i duelli e creare superiorità numerica.
Zero tiri in porta contro cinque nei primi 45' la dicono lunga sull'andamento della partita. Difficile capire cosa potrebbe fare Thiago Motta nella ripresa per provare a rimetterla in pari, non tanto per sue responsabilità ma rispetto ad una coperta che è già corta di suo (senza centrocampisti di ruolo in numero adeguato alla serie A) e che oggi è ancora più corta.
Non possiamo dire se il cambio di modulo fosse la misura più adeguata per far fronte all'emergenza, fatto sta che in campo oggi si nota una decisa confusione nell'atteggiamento dello Spezia, incapace di alzare la linea della palla e tanto meno di creare pericoli dalle parti del portiere granata.
Staremo a vedere, intanto nell'intervallo nessun calciatore aquilotto si sta scaldando, non si capisce come Motta possa lasciar fuori un giocatore come Verde.