Spezia – Fiorentina sarà una serata davvero particolare, un San Valentino tra un ex innamorato tradito (il tifo aquilotto) e l'amante traditore (Vincenzo Italiano): precisiamo, si sta parlando di sentimenti, di passioni, non certo di progressioni di carriera o di aumento di ingaggi, perché il mondo del calcio – per fortuna – non è fatto solo di aride cifre, ma vive e sopravvive in tutto il mondo anche e soprattutto grazie al pizzico di follia e irrazionalità dei tifosi che circonda ogni club, dai top che giocano in Champions fino alle più infime categorie di periferia.
Ed è proprio di questi sentimenti che si parla: Italiano ha fatto benissimo ad approdare ad una squadra di blasone come la Viola, ma ha fatto malissimo a prendere la sua decisione subito dopo essere scartato dalla Lazio e aver proclamato sui Social (ma chi glielo ha chiesto?) tutto il suo rinnovato amore per la maglia bianca, prima illudendo migliaia di supporter e poi scaraventandoli in un burrone di delusione: amore e odio, due sentimenti così distanti ma spesso così vicini, soprattutto quando la fine di un rapporto sentimentale viene decisa solo da una delle parti, senza preavviso, dopo aver speso in lungo e largo parole di amore.
Di questo si parla, e questo brucia ai tifosi delle Aquile, i primi ad essere contenti per la carriera in ascesa di mister '71, ma ovviamente con modalità differenti. Non è chiaro se Italiano comunichi in prima persona o si affidi a qualcuno per le proprie comunicazioni, ma di certo chi se ne occupa non è un genio: a peggiorare le cose le dichiarazioni di Italiano nel ritiro estivo della Fiorentina: dichiarandosi "sottopagato" allo Spezia ha sancito l'ultimo clamoroso strappo, chiarendo una volta per tutte che le uniche motivazioni dell'addio erano figlie del vil denaro e nient'altro.
La Curva Ferrovia ha preso posizione in questi giorni, solo indifferenza per il mister '71 (non proprio un numero da complimenti per la smorfia napoletana) e incitamento senza sosta per Thiago Motta e il suo Spezia, con la preoccupazione aggiuntiva che eventuali intemperanze sugli spalti possano portare a provvedimenti contro lo Spezia, come ad esempio la squalifica del campo.
Difficile prevedere se alla resa dei fatti il pubblico sugli spalti – soprattutto della gradinata proprio a ridosso delle panchine – riuscirà a mantenere un profilo basso. Ci saranno senz'altro fischi, ma forse anche qualche clamoroso gesto di indifferenza – forse addirittura una girata di spalle collettiva – di certo Italiano non riceverà gli applausi tributati da San Siro a Mourinho nella sfida di Coppa Italia in settimana, anche se, nel suo piccolo, quello che ha fatto Italiano per lo Spezia ha un valore altrettanto storico per la piazza spezzina.