Aquile a Napoli questa sera per la sfida che chiude un tormentato girone di andata: ieri sera la Salernitana - che rischia seriamente di essere estromessa dal campionato peggiorando ulteriormente la classifica dello Spezia con la restituzione dei 3 punti conquistati contro i cilentini - non si è presentata a Udine causa Covid, probabile il 3 a 0 a tavolino così come i ricorsi che fioccheranno ad ingarbugliare ancor di più la situazione.
Stasera nell'ultima di andata Thiago Motta guiderà molto probabilmente per l'ultima volta la panchina aquilotta: non sono solo i 13 punti conquistati a penalizzare l'ex campione di Barcellona, Inter e Psg - 5 in meno dell'anno scorso - ma forse e soprattutto il clima che si è venuto a creare nello spogliatoio tra mister, giocatori e staff, inteso in senso lato, una mancanza di armonia sicuramente accentuata dalle sconfitte ma che - da che mondo è mondo - finisce puntualmente per ricadere sull'allenatore anche se e quando la responsabilità di quanto sta accadendo non è tutta farina del suo sacco. In ogni caso, circolano da giorni almeno due nomi sul suo successore: più Giampaolo che Maran.
Motta è sicuramente inesperto, al pari della rosa (non a caso la fin troppo sbandierata rosa più giovane della A) e del Direttore Sportivo, anche se Pecini si è fatto le ossa oltre che nella Samp al Milan ma soprattutto al Monaco, riuscendo a gestirne la promozione dalla Ligue 2 alla Ligue 1 fino alla semifinale di Champions, sempre sotto l'insegna di scopritore di talenti qual'è, tra i più famosi Icardi, Schick e Mbappe ma anche Falcao, Linetty, Kondogbia, Zaza, Praet, Ivan e Torreira per citarne solo alcuni.
Contro la corrazzata di Spalletti - che ha speso parole di amore da ex capitano ai temi di Carpanesi in serie C, recuperando un po' di terreno dopo l'infelice aggettivo di "Pacciame del calcio" rivolto alle Aquile alcune stagioni orsono - stasera Motta vorrà cercare di congedarsi dal 2021 con una prestazione all'altezza, di livello dignitoso com'è stata anche l'ultima sfida pareggiata al Picco contro l'Empoli, e a conferma di ciò l'elenco dei convocati è lo stesso della sfida contro i toscani, eccetto Strelec alle prese con un'infiammazione tendinea al piede sinistro.
Esclusi dalla lista ancora una volta Verde, Sala, Salcedo e Podgoreanu (non è chiaro se per scelta tecnica o se per indisponibilità varie), ancora ko Sena e non ancora in bolla Bourabia. C'è invece Nzola, almeno in lista, che aveva saltato la seduta di lunedì per qualche problema digestivo.
In casa Napoli, in ripresa dopo la vittoria a San Siro contro il Milan che fa rivedere la vetta interista, è probabile che Spalletti confermerà la squadra vittoriosa a Milano, tra l'altro già priva di Insigne per infortunio e ieri positivo al Covid, con alcune novità che potrebbero comportare anche qualche cambio nel modulo. Rientrerà sicuramente Mario Rui a sinistra, in cabina di regia Lobotka dovrebbe essere preferito a Demme e in attacco Mertens si gioca a favore una maglia con Petagna.
Ecco le probabili formazioni:
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Lobotka, Anguissa; Lozano, Zielinski, Elmas; Mertens. All.: Spalletti. A disp.: Meret, Marfella, Malcuit, Ghoulam, Zanoli, Demme, Ounas, Politano, Petagna.
SPEZIA (3-5-2): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou; Gyasi, Maggiore, Kiwior, S. Bastoni, Reca; Agudelo, Manaj. All.: Thiago Motta. A disp.: Zoet, Zovko, Bertola, Kovalenko, Hristov, Ferrer, Sher, Nguiamba, Colley, Antiste, Nzola.