Mou nel mirino dello Spezia: a tre giornate dal giro di boa qualche pur piccolo miglioramento in classifica è indispensabile per riprendere fiducia e quota, anche se sarà arduo raggiungere i 18 punti (in 18 gare, al pari della Fiorentina guarda le coincidenze) che consentirono l'anno scorso a Italiano di impostare il girone di ritorno - iniziato a metà gennaio - e centrare la salvezza con una giornata di anticipo.
Non è prematuro parlare di salvezza, perché la "confort zone" si conquista punto su punto fino alla soglia -certificata negli ultimi campionati – che oscilla da un minimo da 32 a 34 punti: l'anno scorso il Benevento scese con 33, ma l'anno prima non ne bastarono 35 al Lecce e 3 stagioni fa l'Empoli retrocesse addirittura a 38.
La matematica non fa sconti, per questo è fondamentale che oltre ai giocatori Thiago Motta recuperi anche in termini di gioco e risultati, alla luce dei progressi visti in campo a sprazzi ma significativi, da ultimo contro il Torino e soprattutto contro il Sassuolo, che è una squadra senza tifo o quasi ma con una rosa di prim'ordine, basta dare un'occhiata al monte ingaggi – più del doppio delle Aquile – per capirlo.
Contro gli emiliani è mancata la vittoria ma non certo la determinazione e la pericolosità offensiva grazie soprattutto al maggior peso – fisico e tecnico – apportato da Manaj al centro dell'attacco, supportato da Nzola ottimo esterno destro e Gyasi a sinistra, ormai una colonna di questa squadra.
Non ce ne vogliano i vari Salcedo, Strelec, Antiste, Sher: tutti ottimi prospetti, ma alla prova del campo, soprattutto se schierati insieme, hanno fatto capire di essere ancora un po' acerbi, non solo sotto il profilo caratteriale e ci mancherebbe altro vista la loro età, ma per salvarsi servono giocatori con più esperienza e prestanza fisica, per non rimbalzare come birilli contro i monumentali difensori di questa serie A.
Resta il pesante vulnus del centrocampo, come ha dimostrato Motta obbligato a inserire Verde a centrocampo nel finale di gara contro la squadra di Dionisi. Purtroppo le ultime di Leo Sena non sono incoraggianti, anche se il giovane centrocampista brasiliano, recatosi nei giorni scorsi in Questura a rinnovare il permesso di soggiorno, si era detto lì fiducioso e pronto a riprendere gli allenamenti per dare una mano allo Spezia per salvarsi.
Così non è, perché nel ragazzo il Covid ha lasciato strascichi tracciati dalle cartelle cliniche, parametri ancora non adeguati alla ripresa dell'attività agonistica, che a questo punto slitterà quantomeno a gennaio.
Senza Sena – dopo aver rinunciato senza senso apparente a Ricci e Estevez, finiti in serie B il che dimostra che forse non erano inarrivabili quanto a ingaggi – continua a mancare un faro del gioco in mezzo al campo, perché non sono play del centrocampo né Maggiore, né Bourabia, né tantomeno i riadattati Sala e Kovalenko, e le conseguenze stanno tutte nei risultati.
Confortano le prestazioni in crescita del reparto difensivo, dove Nikolau e Hristov, a turno, godono dell'affiatamento con Erlic (ma era così necessario cedere Martin al Sassuolo?), mentre sulle fasce aumenta la fiducia di Amian a destra e mostra potenzialità davvero importanti Reca a sinistra, che riporta in discussione Bastoni comunque utilissimo anche in mediana, bene anche il rientro di Agudelo per le ripartenze e il livello di affiatamento della squadra che mostra segnali incoraggianti
Aquile ad oggi quart'ultime a 12 punti, 2 punti sopra Genoa e Cagliari e 4 punti sopra la Salernitana: nelle ultime 3 giornate del girone di andata due trasferte a difficoltà crescente, Olimpico e Maradona, intermezzate dalla gara interna contro la rivelazione Empoli a quota 23: il massimo sarebbe finire il 2021 almeno con un pareggio e una vittoria, magari a Roma come da recente tradizione, ma ovviamente l'importante è muovere comunque vada la classifica, anche perché le dirette concorrenti non avranno vita più facile dello Spezia: il Grifo dopo il derby va a Roma dalla Lazio e ospita la Dea, il Cagliari se la vede con Inter e Juve ma può racimolare punti salvezza contro l'Udinese, la Salernitana affronta in trasferta la Fiorentina e l'Udinese e ospita l'Inter.
Insomma, sotto l'albero non dovremmo assistere a terremoti in coda alla classifica, ma sarà ovviamente importante riuscire a racimolare punti per provare a staccare qualcuna delle squadre sul fondo, anche perché lo Spezia – a differenza delle dirette concorrenti – non potrà operare sul mercato di gennaio tranne che sugli svincolati, dove Pecini potrebbe provare a pescare almeno un regista.