Pesante sconfitta dello Spezia contro il Bologna, non tanto per il punteggio quanto per il morale e le ripercussioni in classifica: beato Thiago Motta che si dice soddisfatto dei suoi giocatori, anche se deve inventarsi ad ogni tappa un nuovo centrocampo che continua a non funzionare non per cattiva volontà dei giocatori, ma perché sia Kovalenko sia Sala - subentrato nella ripresa nel ruolo a un altro riadattato ovvero Bastoni - non sono centrocampisti in grado di reggere la serie A, possono anche disputare buone gare come è successo, ma a medio lungo termine le lacune vengono fuori e i punti non vengono più.
Spiace però in ogni modo perdere così come oggi, perché lo Spezia come spesso accade mostra buone trame di gioco e, soprattutto nel primo tempo, uno spirito di sacrificio collettivo importante per una squadra decisamente meno forte della maggioranza degli avversari.
Il Bologna non ha assolutamente dominato ma nel tabellino restano i 2 pali colpiti da Arnautovic e Barrow, alcune occasioni- gol importanti e tutto sommato una vittoria che ci può stare, anche se il pari sembrava il risultato più equo per quanto visto in campo.
Motta le ha provate (quasi) tutte, e la parentesi è legata alla mancata convocazione dell'attaccante più pericoloso alias Verde, comunque dopo un primo tempo in assoluto equilibrio, al 13' della ripresa Motta ha cambiato schema di gioco: fuori Reca per Sala, fuori Antiste per Salcedo, fuori Strelec per Colley, con Bastoni arretrato a terzino e Sala play di centrocampo, ma le modifiche non hanno portato le sperate occasioni, anzi: al 16' il Bologna è andato vicinissimo al gol, grazie alla qualità del duetto Barrow-Arnautovic, tiro fuori di un soffio.
Adesso la leggera salita in campionato si trasforma in scalata, tappa a San Siro in settimana contro l'Inter, prima di affrontare al Picco il Sassuolo che oggi ne ha rifilate 3 a 1 al Milan. Insomma, malgrado la serenità d'animo esibita da Motta ai microfoni prima di ogni partita, urgono urgenti provvedimenti per ridare allo Spezia l'umiltà di squadra necessaria a racimolare al più presto punti per restare in A, senza escludere comunque l'opzione retrocessione che, a rosa invariata per il blocco di mercato, potrebbe rappresentare il giusto terreno di maturazione per i young boys aquilotti, davvero troppo acerbi e inesperti per disputare oggi un campionato di serie A con risultati adeguati.