Spezia sotto di due gol a Bergamo alla fine di un primo tempo nel quale le Aquile non hanno demeritato sotto il piano del gioco, pagando un prezzo davvero troppo alto per due leggerezze compiute in copertura da Jacopo Sala, uccellato da Zappacosta sulla fascia per l'assist del primo gol di Pasalic e impacciato sul fallo di mano costato il gol del 2 a 0 su rigore di Zapata (fatto ripetere due volte da un anche troppo fiscale Abisso).
Il terzo gol, ad opera del solito Pasalic che ha sfruttato la ripartenza di Zapata non contenuto da Hristov ha messo in mostra la consueta debolezza difensiva dello Spezia, la cui origine sta molto probabilmente sul reparto mediano del tutto inventato da Motta, con due giocatori su tre - Sala e Kovalenko - chiaramente fuori ruolo, senza dimenticare il valore dell'avversario cui non è consentito concedere alcuna possibilità.
Da registrare in positivo il ritorno al gol in serie A di Nzola, a digiuno dalla sfida contro il Torino dello scorso campionato di ritorno, una certa coralità nelle azioni offensive che difettano come di consueto di adeguato cinismo davanti alla porta, molto bene Verde che svaria su tutto il fronte offensivo mettendo spesso in difficoltà gli avversari.
Si sapeva che oggi sarebbe stata ardua per lo Spezia, che nella ripresa non dovrà comunque rinunciare a provare di raddrizzare il risultato, magari con qualche innesto azzeccato, da registrare il giallo a Gyasi che diffidato salterà la sfida casalinga contro il Bologna.