Contro una mediocre ma ordinata Samp lo Spezia ha mostrato più che mai il suo lato immaturo, vuoi per l'età dei suoi ragazzi ma vuoi anche per la (scarsa) qualità messa in campo da troppi suoi interpreti, alcuni dei quali è difficile ritrovare nei tabellini di gioco, leggi Strelec o Kovalenko, alcuni altri di palle ne hanno giocate anche troppe senza cavare un ragno dal buco, su tutti Salcedo che per lunghi tratti sembrava un giocatore di serie inferiori capitato lì per caso, per gli errori banali di controllo e impostazione solo alleviati poco prima di uscire.
I problemi dello Spezia restano i soliti, al di là del risultato: va bene la linea verde, ma stasera il '92 Colley non ha fatto letteralmente veder palla al 2002 Antiste tanto per dirne una: manca almeno un uomo di esperienza in ogni reparto, inutile negarlo, poi se Motta deve arrangiarsi con quello che ha a disposizione è un altro paio di maniche.
Stasera neppure il rammarico per occasioni sfumate o errori arbitrali, lo Spezia ha reagito ai gol con una sterile superiorità territoriale, con pochi o nulla tiri in porta, eccetto il gol della bandiera colto da Verde al 93', ormai troppo tardi per sperare in un recupero del risultato.
Thiago Motta dovrà cambiare registro per la sfida del Picco contro il Genoa, ma un bomber alla Caputo non si improvvisa certo in allenamento a Follo, e lo Nzola visto oggi, così come Antiste, nel ruolo di punta sembrano davvero ancora lontani anni luce da un rendimento accettabile.