Il rispetto dei termini contrattuali richiede determinati comportamenti, ma in vista dell'imminente calcio mercato (che inizia ufficialmente il primo di luglio) le parti si sono già accordate informalmente, e dopo il "sì" di Italiano l'ok di Pecini sarebbe – con Tella e Ramsey sulla plancia di comando – la quarta gamba di un tavolo progettuale davvero avvincente per il futuro prossimo delle Aquile.
Perché unendo all'approccio metodologico made in USA basato su Data base e algoritmi la competenza e la sensibilità di Italiano e Pecini sarebbe possibile impostare una rosa "pensata" con i tempi giusti, sia in termini quantitativi (evitando l'over dell'anno scorso) che qualitativi, puntando sulla scoperta e valorizzazione di giovani emergenti, vera e propria via maestra nella logica delle plusvalenze sulle quali poggia – nelle attuali esperienze in Danimarca e Spagna – la filosofia aziendale della famiglia Platek.
Su Pecini è possibile un estremo tentativo di Ferrero per convincerlo a restare (ad oggi dello staff tecnico blucerchiato fanno ancora parte con Pecini il Ds Carlo Osti, il coordinatore scouting Fabio Papagni e il team manager, Alberto Marangon), ma dopo l'addio di Ranieri sui muri dei tifosi genovesi la sua dipartita si dà per certa, anche se per l'ufficialità bisognerà aspettare fino alla fine del mese.