Serie A! Serie A! Serie A! Arriva oggi la salvezza delle Aquile, con una giornata di anticipo a suggello di un campionato sofferto ma anche a riprova del valore di un gruppo, quello di mister Italiano che la salvezza la merita eccome.
Come è giusto che sia, è stato il campo a decidere le sorti delle Aquile: Toro sconfitto per 4 a 1, anche se i granata sono arrivati alla sfida di oggi nelle migliori condizioni, visto che Nicola aveva tenuto tanti titolari fuori a San Siro, rimediando uno storico 0-7 che non è servito a nulla, anzi.
Lo Spezia oggi è sceso in campo con la giusta cattiveria e determinazione, creando e sprecando tante occasioni ma riuscendo anche a infilare quattro volte Sirigu, dietro a una difesa apparsa sinceramente in grossa difficoltà.
E pensare che la ripresa si era aperta con l'ennesima occasione sprecata: al 49' il colpo del ko veniva infatti mancato da Nzola, dopo una cavalcata palla al piede di Saponara che mette sui piedi del numero 18 una palla d'oro da spingere in porta, invece Nzola prova il controllo a rientrare, la mette sul sinistro e calcia fiacco in porta, peccato perché sul 3 a 0 la partita poteva dirsi quasi decisa.
E invece dal possibile 3 a 0 a inizio ripresa il punteggio diventa 2 a 1, al 53' il Toro guadagna il rigore per un fallo ingenuo di Ferrer su Bremer, che Belotti realizza riaprendo la gara.
Al 56' doppio cambio nello Spezia con Farias al posto di Agudelo e Leo Sena al posto di Ricci, francamente poco comprensibili soprattutto per la scarsa propensione difensiva del brasiliano mangia-gol, a tu per tu con Ansaldi ma alla fine si riveleranno giusti.
Perché lo Spezia è vivo, al 63' ancora con Saponara pescato da un bel cross di Ferrer dalla destra, ma la conclusione non è felice. Anche Nicola a metà ripresa cambia qualcosa, in primis Zaza per Sanabria oltre a Buongiorno per Lukic, mentre Italiano toglie l'ammonito Pobega per Estevez al 69'.
Massima pressione del Toro a metà della ripresa, Terzi e Saponara non ne hanno quasi più, pronti Erlic e Gyasi. Il gol del 3 a 1 nel momento più difficile per le Aquile: monumento Saponara conquista una punizione poco fuori area lato destro, la parabola di Marchizza trova Nzola pronto alla deviazione di prima intenzione, che supera Sirigu per il 3 a 1. Al 77' Saponara deve uscire, per Erlic che blinda la difesa, nel Torino entra Baselli per Rincon, ma lo Spezia non molla e trova il gol del 4 a 1 all'84' con Erlic, che devia di testa un prezioso assist di Farias.
E finisce così, con la famiglia Platek a saltare in tribuna dalla gioia e i calciatori in campo a intonare i cori della salvezza in serie A, mentre fuori dallo stadio si prepara la grande festa dei tifosi.