Spezia subito in campo a Follo da ieri per preparare al meglio la super-sfida contro l'Inter capolista, partita difficilissima che sarà arbitrata dall'arbitro Chiffi - lo stesso della vittoria notturna contro il Milan - e chissà che non porti bene, insieme all'attesa presenza al Picco dell'Ad Tella davanti al quale lo Spezia ha sempre vinto.
Scaramanzia a parte, il dato sportivo vede davanti due squadre dai potenziali agli antipodi, con i nerazzurri di Conte reduci da 12 vittorie consecutive e un pareggio lanciati verso lo scudetto e i bianchi di Italiano aggrappati alle ultime sette gare per salvarsi, sette sfide contro sette squadre nella parte sinistra del tabellone ad eccezione del Toro, comunque in netta ripresa.
Tutto questo al netto del polverone sollevato dalla Superlega, ovvero il campionato d'elite progettato dai top club d'Europa ( con alcune lodevoli eccezioni come il PSG, il Bayer Monaco e il Borussia Dortmund) che vedrebbe partire proprio l'Inter insieme a Juve e Milan in una specie di girone unico parallelo a campionati e coppe. D'obbligo il condizionale dopo la rivolta dell'Uefa e delle singole Federazioni, con la minaccia di pesanti prese di posizione tra cui - agli estremi - l'esclusione dei club transfughi dai campionati nazionali e dalle competizioni europee, oltre al veto per i loro giocatori di partecipare alle gare con le rispettive Nazionali.
Un vero e proprio terremoto dunque, giustificato dai club "fuggitivi" (con le tre italiane le inglesi Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United e City, Tottenham, le spagnole Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona) nonché fondatori della Superlega con le esigenze di bilancio, per tutte in rosso, e le risorse finanziarie garantite dai diritti tivù americani e cinesi che sponsorizzano l'iniziativa, alla faccia del merito sportivo e dell'accessibilità negata alle "piccole" ma a volte vincenti squadre dei vari campionati, per l'Italia l'esempio d'obbligo è quello dell'Atalanta.
Tornando alla sfida di domani sera è probabile che Italiano opterà per un ampio turn-over in vista della sfida più accessibile di sabato prossimo contro una diretta concorrente qual'è classifica alla mano ad oggi il Genoa di Ballardini.
Spazio dunque tra i pali a Zoet, in difesa a Chabot, Ferrer e Terzi, in mezzo a Estevez che deve ritrovare la condizione dopo il Covid, con le opzioni Agoumé, Pobega e Acampora, in attacco largo a Farias e magari qualche minuto in più anche per Piccoli che ha bisogno di minutaggio, così come Galabinov oltre a Saponara che potrebbe subentrare a partita in corso.
A meno che Italiano non voglia ritentare l'impresa riuscita contro il Milan, se così fosse la scelta offensiva potrebbe premiare Agudelo centrale nel ruolo di "falso Nueve" con Farias e Verde sulle corsie laterali.
In casa Inter Conte ha diretto questa mattina l'ultima seduta ad Appiano Gentile prima della partenza per Lerici, dove è arrivato ieri il pullman carico di vettovaglie per preparare questa sera la cena e domani il pranzo alla squadra. Senza gli infortunati Kolarov e Vidal, Conte sembra orientato a risparmiare Ericsen, con Perisic e Sanchez che si giocano il posto con Darmian e Lautaro ma non sono escluse altre novità rispetto alla sfida pareggiata contro il Napoli