Primo tempo da incubo per lo Spezia, evidentemente incapace di consolidare la sua posizione contro gli avversari diretti, ovvero contro le squadre sulla carta più deboli.
Due gol frutto di un'azione splendida del numero 10 emiliano Karamoh, il raddoppio su dormita della difesa, perché Hernani ribatte in porta praticamente da solo sul calcio di punizione battuto rasoterra dalla sinistra da parte di Brunetta.
Da registrare nel primo tempo la sostituzione di Saponara, che non ha toccato praticamente palla prima di richiedere in proprio il cambio, poi da ricordare un bel tiro di Verde respinto da Sepe e il gol, bellissimo ma inutile, di Maggiore su assist di Bastoni ben innescato da Erlic.
Troppo poco per bilanciare un Parma apparso decisamente in buona forma fisica e mentale, come dimostrano del resto gli ultimi rendimenti più che gli ultimi risultati, perché sia contro il Verona sia contro l'Udinese la squadra di D'Aversa aveva dato chiari segni di risveglio, anche grazie a individualità del calibro del 2000 rumeno Mihahila, e del numero 10 Karamoh che quando è in forma fisicamente è davvero un signor giocatore.
Nella ripresa tocca a Italiano l'ennesimo miracolo: magari ripartendo con Nzola al posto di Agudelo, inconsistente nelle due fasi e mai al cospetto della porta emiliana.