Spezia-Parma non sarà una finale ma sicuramente una sfida fondamentale per la salvezza delle Aquile. Che dovranno cominciare a superare sul campo anche le dirette avversarie in classifica, a partire dai Ducali ancora penalizzati in classifica.
Al termine della quarta di ritorno la situazione in coda è questa: ultimo il Crotone sconfitto dalla Juve nel posticipo di ieri sera inchiodato a 12 punti: i calabresi aspettano ora il Cagliari fermo a 15 punti dopo la sconfitta contro il Toro salito a quota 20.
Il Parma - targato USA come lo Spezia ma protagonista del mercato di riparazione al contrario delle Aquile - pur giocando un grande primo tempo non è riuscito a superare l'Udinese e si colloca al penultimo posto a quota 14, a 10 punti esatti di distanza dallo Spezia.
E sopra le Aquile di un solo punto ben 5 squadre a quota 25: Bologna, Udinese, Fiorentina e Benevento, uscito indenne dalla sfida contro la Roma guadagnando un punticino prezioso.
È evidente che la lotta per non retrocedere riguarderà quasi sicuramente tre di queste squadre, anche se per la matematica non andrebbero ancora escluse Genoa (26) e Sampdoria (30), visto e considerato che la soglia-salvezza dovrebbe assestarsi quest'anno tra i 36 e i 39 punti, con 14 gare ancora da disputare.
Di queste squadre lo Spezia aspetterà al Picco dopo il Parma anche il Benevento, il Cagliari, il Crotone e il Torino, con le trasferte a Bologna e Genova, sia contro la Samp sia contro il Genoa.
Spezia chiamato quindi a riprendere sin da sabato contro il Parma il filo del percorso interrotto contro la Viola, dopo gli exploit contro le big Sassuolo e Milan: si tratta in primis di ritrovare alla svelta motivazioni, voglia di correre e automatismi di gioco, e mister Italiano dopo la pausa di due giorni lo ha chiarito ad alta voce ai suoi ragazzi al campo di allenamento di Follo.
Chi non corre e non si impegna va in panchina, se non in tribuna: è questo forse l'unico lato positivo di disporre di una rosa extra-large, anche considerando che sabato Italiano dovrebbe recuperare tutti gli effettivi, con una riserva a scopo precauzionale per Marchizza, uscito anzitempo dal Franchi per il colpo ricevuto alla testa.
Soprattutto in attacco, il reparto si ripresenta al completo con i rientri di Piccoli e Nzola, insieme a Galabinov, Farias, Verde e Gyasi: per Italiano il dubbio sarà quello di puntare sulla potenza fisica dei suoi arieti offensivi o sull'agilità di Agudelo falso nueve, ma sarà comunque un problema di abbondanza. Così come in difesa, con il rientro di Bastoni dalla squalifica e di Terzi dall'infortunio.
In casa Parma si respira fiducia dopo l'ottima prestazione disputata contro l'Udinese nel primo tempo: in fase di recupero ma forse non ancora pronti per la sfida di sabato Roberto Inglese, Graziano Pellè e Lautaro Valenti, squalificati Bani e Burgman.
La migliore novità in campo tra i Ducali sicuramente – oltre al ritorno al gol di Cornelius dopo oltre sei mesi – il talento rumeno classe 2000 Valentin Mihaila già indicato come l'erede di Adrian Mutu, abile a procurarsi il rigore trasformato da Kucka; altra novità la tribuna per Gervinho, che dovrebbe essere di nuovo titolare contro lo Spezia.