Brutta battuta di arresto per lo Spezia che perde lo scontro diretto contro l'Udinese che si rilancia in campionato. Per le Aquile pomeriggio da dimenticare.
Una sconfitta pesantissima quella di oggi, che inchioda lo Spezia a quota 18 e rilancia l'Udinese che porta sul campo più fisico, più tecnica e più esperienza, riuscendo a perdere una marea di minuti sotto un impassibile quanto inadeguato arbitro Di Martino.
Non ha funzionato l'esperimento del falso nueve per inconsistenza di Agudelo: lo Spezia si è ritrovato in superiorità numerica dal 75' fino al rosso di Saponara all'86', ma anche undici contro dieci le Aquile hanno sofferto senza alcun giocatore di peso in attacco, tra l'altro di fronte ad una difesa che fa del lato fisico il suo punto di forza.
La squadra di Gotti ha il merito di aver trovato il gol del vantaggio al 52' su rigore causato da un errore incredibile in chiusura di Chabot, che ha steso Delofeu in area pur con la difesa schierata, e di mantenere il minimo vantaggio anche per larga parte della ripresa, giocata in inferiorità numerica.
Lo Spezia ha tenuto bene il campo per tutto il primo tempo, creando almeno un'occasione e mantenendo spesso palla e gioco dalle parti di Musso, ma nella ripresa praticamente non è riuscita a sviluppare il consueto gioco per mancanza di terminali offensivi adeguati, arrivando comunque al limite dell'area senza valide soluzioni in fase di conclusione.
Sul tabellino di giornata resta poco o nulla in chiave di occasioni o conclusioni a rete, una nel primo tempo fallita da Gyasi e zero nella ripresa: non ci vuole uno scienziato per capire che senza Nzola e Piccoli manca praticamente tutto il reparto, anche perché il giocatore più tecnico e pagato della rosa, Farias, anche oggi ha dimostrato di essere un disvalore per l'economia di gioco aquilotta, e la serie A a differenza della serie cadetta non può aspettare che Galabinov si rimetta in condizione, perché nel frattempo la classifica può diventare un incubo.
A partire dalle prossime tre gare: Sassuolo, Milan e Parma, tre sfide contro due delle squadre più forti della A e una, il Parma, che si è notevolmente rafforzata nel mercato di riparazione.
Staremo a vedere come la società aquilotta intenda correre ai ripari, tanto più se fossero fondate le voci di vendita alla società americana, che preferirebbe ovviamente definire la trattativa con lo Spezia in massima serie e non retrocesso.