Rabbia e rammarico alla fine del primo tempo tra lo Spezia e il Torino, a causa del rosso (sacrosanto quanto inutile) affibbiato a Vignali dopo 7' per un'entrata killer distante anni luce dalle due aree, un gesto inconsulto che macchia la prestazione del terzino destro dopo tre gare giocate benissimo, e mette in mostra le lacune del Ds Meluso, perché in panca Italiano non ha nessuna alternativa ed è costretto a d adattare nel ruolo Maggiore, autore tra l'altro di una prestazione maiuscola nel primo tempo.
Malgrado l'inferiorità numerica lo Spezia non si è lasciato intimidire nella prima frazione di gioco, difendendosi con ordine e creando anche le uniche due vere occasioni da gol al 34', con Gyasi e Piccoli che si sono fatti ribattere le rispettive conclusioni da un attento Sirigu.
Il Toro malgrado l'uomo in più non ha fatto nemmeno un tiro verso la porta dello Spezia, a conferma della precaria posizione in classifica e del mediocre livello del gioco espresso ad oggi dalla squadra di Giampaolo.
Merito dello Spezia essere riuscito fino ad ora a mantenersi compatto, in virtù dell'ottima organizzazione di gioco dettata da Italiano.
Probabile che nella ripresa Giampaolo cambi qualcosa per cercare di sfruttare meglio il vantaggio numerico, per le Aquile sarà una ripresa targata grinta e sofferenza, è ovvio che in serie A lasciare un uomo di vantaggio a qualsiasi avversario è un handicap per tutte le squadre, anche oggi sarà una grande prova per il carattere e la mentalità dello Spezia di Italiano.