Le Aquile vanno in vantaggio di due gol a zero, ma come spesso succede non riescono a gestire al meglio il possesso palla e una volta di più si divorano almeno due gol fatti, con Gyasi e Nzola soli davanti alla porta.
Alla fine però il punto sta stretto allo Spezia, anche se dopo essere stato ripreso sul 2-2 ha rischiato di capitolare sul calcio di rigore - giusto - assegnato al 94' per fallo di Pobega su Soriano: strepitoso Provedel, che para la fucilata del gambiano e il successivo colpo di testa, salvando la serata che rischiava di finire in beffa.
Ciò detto, va rimarcata la pessima direzione arbitrale di Giacomelli, mediocre tecnicamente e dispensatore di cartellini gialli quasi a senso unico: sei cartellini (Provedel, Erlic, Chabot, Marchizza, Agoumé e Gyasi) contro il solo Tomiyasu tra gli emiliani.
Spezia generoso come al solito, in grado di imporre gioco e ritmo agli emiliani e di mantenere sempre il vantaggio durante la gara, costellata da azioni e occasioni in pari misura nel primo tempo, ma decisamente a favore dello Spezia nella ripresa, quando il Bologna sotto di due gol sembra dover capitolare da un momento all'altro.
Impressione sbagliata: da un corner gli emiliani trovano il gol della speranza, da una palla mal gestita a centrocampo trovano il gol capolavoro di Barrow, che uccella Provedel fuori dai pali dalla distanza di almeno 35 metri, e nell'assedio finale rischiano di capovolgere il risultato, fermati solo dal guizzo di Provedel che si fa perdonare per la gaffe sul secondo gol.
Italiano detta i cambi nella ripresa più per i cartellini a pioggia che per altro, per fortuna la rosa è ampia e per la sfida di domenica a San Siro contro l'Inter - mission impossible - potrà far conto su forze fresche.