Rocambolesco pari dello Spezia a Cagliari, che sale a quota 10 punti in classifica al termine di una sfida dominata nel primo tempo, dove il gol di Gyasi non racconta compiutamente il dominio aquilotto, ma sportivamente va riconosciuto che la ripresa è stata davvero tutta un'altra musica.
A far la differenza non sarebbe stato il numero di tiri in porta o di occasioni da gol dei cagliaritani, che pure hanno preso in mano il pallino del gioco al rientro degli spogliatoi, ma la maggior qualità tecnica degli attaccanti sardi ai quali sono bastati due tiri in porta per realizzare altrettanti gol.
A quel punto, come prevedibile, lo Spezia ha iniziato a sbandare e a subire le percussioni dell'undici di casa, che con il gol del vantaggio trovava anche la fiducia per imporre trame e pressione alle Aquile.
Due gol di alta qualità, sia il pareggio di Joao Pedro sia il tacco di Pavoletti, propiziato dall'unico errore in copertura di comunque ottimo Bastoni.
Colpa del Cagliari non riuscire a chiudere la gara malgrado due nitide occasioni al 70' con Ounas che si divora il gol davanti alla porta, al 77' prodezza di Provedel che para di piede un tiro sotto misura di Sottil, mentre Rog sulla ribattuta calcia fuori da buona posizione.
Merito dello Spezia reagire al doppio ko, riprendendo a tessere le trame di gioco con più peso in attacco dopo l'ingresso di Piccoli al posto di Ricci: una mossa che produce subito una clamorosa parata di Cragno sul giovane numero 9 dello Spezia, reattivo su cross di Sala dalla destra, e in pieno recupero il rigore che il giovane attaccante si procura anticipando un difensore sul pallone servito da Farias dalla sinistra, Klavas è in ritardo e calcia tra palla e piede: un rigore non proprio nitido, ma – guarda a volte le coincidenze - arbitra Marini che proprio allo Spezia fischiò contro un rigore al 93' contro il Parma che costò la vittoria alle Aquile.
Alla fine il punto è super pesante, perché il Cagliari nella ripresa poteva dilagare ma va riconosciuto che tra il primo e il secondo tempo il risultato di parità è il più giusto per quello che si è visto in campo, ovvero un primo tempo in cui lo Spezia ha sciorinato bel gioco e tante occasioni, e una ripresa dove il Cagliari ha fatto valere la qualità offensiva dei suoi giocatori, pagando nel recupero una ingenuità.