Riflettori puntati sul Picco non in senso metaforico: ieri pomeriggio il green di viale Fieschi era illuminato a giorno dai nuovi maxi-fari imposti dalla serie A per la ripresa tivù delle sfide notturne. Ormai in fase di ultimazione i lavori "in economia" richiesti dalla Figc per consentire l'utilizzo in deroga del vecchio impianto almeno per questa stagione, tra cui l'abbattimento di barriere lato distinti e lato curve, in particolare davanti alla gradinata al posto della barriera in plexiglass di 3 metri - penalizzante per la visibilità delle file più basse - allestita una vetrata da 1,10 metri, previsti anche alcuni ritocchi nelle aree stampa, con l'allestimento di nuovi servizi igienici e perché no anche una bella pitturata nelle aree comuni.
La capienza - sperando che prima della fine del campionato si possa tornare allo stadio per davvero - resta a 10.000 posti e spiccioli, divisi nei 1.222 della tribuna, 3.100 dei distinti, 4.000 della Ferrovia e 2.000 della Piscina: in caso di salvezza dovrà in ogni modo essere aumentata per il primo anno almeno a 13.000 posti, ed entro due anni a 16.000.
Il debutto previsto del Picco - almeno alle squadre in campo - resta fissato per il 5 dicembre contro la Lazio, dopo l'ultima (si spera) prova a Cesena contro l'Atalanta e la trasferta di Cagliari, e dopo l'ok dei tecnici della Figc che faranno un sopralluogo per verificare la qualità degli interventi. Intanto il Sindaco Peracchini in alcune interviste ha ribadito l'ipotesi di cessione del Picco che vede l'inquilino Spezia calcio ovviamente in pole position, oltre alla necessità di adeguare la capienza dell'impianto ad almeno 16.000 posti attraverso una fase progettuale che si prospetta in ogni caso molto onerosa, della quale si avrà comunque il progetto di fattibilità entro fine mese.
Merito del sindaco aver dato un'accelerata al "piano Picco" in virtù dei buoni rapporti con la società di via Melara e in particolare con il patron Gabriele Volpi, con le società del quale sono in corso progetti di largo respiro anche infrastrutturale purtroppo rallentati dall'emergenza Covid-19.