Primo tempo targato Spezia al Tardini di Parma: malgrado le assenza - che penalizzano comunque entrambe le squadre - l'undici di Italiano entra in campo con la giusta determinazione, tenendo bene il campo sin dai minuti inziali, risultati fatali contro la Viola, e riesce ad andare in doppio vantaggio grazie ad una lucidità in ogni fase di gioco che gli consente di giocarsi al meglio le possibilità.
Cinque a due i tiri in porta in favore dello Spezia nei primi 45', segnale incoraggiante soprattutto se in mezzo al campo si smetterà di perdere palla in fase di impostazione. L'assenza di Ricci si sente, ma va detto che il giovanissimo Agoumè non si è mosso affatto male, meglio in fase di contrasto che di impostazione, ma è evidente che ha qualità da mettere al servizio delle Aquile.
Difesa benino, solite amnesie specie dalla parte di Sala, meglio Bastoni a sinistra che non si accontenta di coprire cercando spesso la proiezione offensiva, e fornendo dal corner l'assist a Nzola, un leone insieme a Gyasi e al "cucciolo" Agudelo, male in copertura ma un fulmine nel concludere, suo il gol del vantaggio.
Quantità e qualità più da Bartolomei che da Pobega, nel complesso tutti i reparti meritano la piena sufficienza, compreso Provede.