Uno Spezia rimaneggiato dagli infortuni e dalla squalifica di Nzola è atteso domani sera al Picchi di Livorno (dirige il promettente Amabile, fischio d'inizio alle 21) per l'ennesima decisiva sfida in questo pazzo finale di campionato.
A cinque giornate dal termine e 15 punti in palio per lo Spezia c'è ancora motivo per ambire a qualcosa di importante, mentre il Livorno è già matematicamente retrocesso con largo anticipo. Tra l'altro in calendario domani la sfida tra Crotone e Cittadella che potrebbe servire a riavvicinare le Aquile alla vettA.
Senza Galabinov, Nzola, Di Gaudio, Federico Ricci è scoccata l'ora (finalmente) del giovane islandese Gudy, con le giuste motivazioni una punta centrale di buona prospettiva, a fianco di Gyasi e Mastinu, in formissima e pronto a dare continuità dopo l'inedita doppietta contro il Cosenza.
A dar manforte in avanti ci sarà anche Ragusa, da dosare il suo impegno per un fastidio al ginocchio che ne sta condizionando pesantemente il rendimento.
Davanti a Scuffet probabile la conferma della coppia centrale composta da Terzi e Erlic, con Marchizza a sinistra e uno tra Ferrer e Vignali a destra, in mezza più scelta con Maggiore e Mora larghi e Barto in mezzo, senza contare Acampora dopo la buona prestazione contro il Crotone.
Avanti come dicevamo spazio a Gyasi a sinistra, ovvero cuore e gamba a disposizione per 90' più recupero, in mezzo Gudy (con possibile subentro di Ragusa), a destra probabile l'impiego di Mastinu ma per Italiani c'è anche l'opzione di Vignali che in quel ruolo ha già dimostrato di poter giocare.
Di fronte il Livorno di Filippini, terzo mister di una stagione da dimenticare, che vorrà comunque onorare la sfida tra i due campanili magari sfoderando grinta e valori fino ad oggi invisibili