Storica e pesante vittoria dello Spezia che schianta per 3 a 1 il Chievo in un campo dove nella storia le Aquile non avevano mai vinto (4 sconfitte e 2 pareggi nelle 6 sfide precedenti).
La ciliegina provvisoria sulla torta viene dal pari tra Perugia e Crotone e dalla sconfitta del Frosinone contro il Cittadella che porta le Aquile a solo un punto di distanza dalla seconda posizione che significherebbe nei numeri promozione diretta, ovviamente il primo obiettivo delle Aquile che permetterebbe di evitare la gogna dei play-off.
Dopo anni di reiterate ingiustizie arbitrali, quest'anno tra le novità anche un oggettivo miglior atteggiamento arbitrale nei confronti delle Aquile: questa sera non si possono negare i dubbi non tanto sul rigore non dato al Chievo per l'impatto di gomito di Capradossi in scivolata, quanto per il gol del parziale vantaggio siglato da Gala in sospetto off-side. Niente da dire invece sul merito nella vittoria finale: il Chievo si è confermato squadra tosta, con talenti del livello di Vignato, Garritano e lo stesso Giaccherini, che subentrato nella ripresa ha sfiorato il gol, ma in campo lo Spezia ha giocato dal primo all'ultimo a testa alta, cercando sempre il gioco e l'affondo e confermandosi, con i tre gol nella ripresa, squadra capace di reagire anche contro avversari di assoluto valore, in un campo dove la tradizione negativa aspettava questa sera per essere cancellata.