Una stretta di mano cordiale, un saluto tra uomini di calcio. Così è sembrata ai più il gesto di cortesia tra Guido Angelozzi e Serse Cosmi prima del fischio d'inizio di Spezia-Trapani, presente in tribuna come del resto Bisoli, un altro mister di categoria. Al termine della gara, ennesima disfatta della gestione Italiano, quella stretta di mano sotto lo sguardo attento del segretario Piero Doronzo ha assunto un significato assai diverso: non sarà forse Cosmi a rilevare la panchina traballante di Italiano, atteso dall'ultima e decisiva prova d'appello sabato prossimo al Picco contro il Benevento terzo in classifica dopo il pareggio di ieri contro l'Entella.
Ma è evidente che il Dg Angelozzi, provato anche dal duro faccia a faccia con i tifosi ai cancelli di via dei Pioppi cercherà una soluzione tecnica alternativa nel caso di ennesima sconfitta, ma soprattutto di ennesima dimostrazione di inadeguatezza del tecnico, che fino a questo momento non ha dimostrato di essere un "predestinato" come lo stesso Angelozzi lo aveva dipinto, forse a causa - anche - delle scelte al ribasso fatte dallo stesso Angelozzi.