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Nell'anno in cui si festeggia il centenario della nascita di Ingmar Bergman, IL CINEMA IL NUOVO grazie alla Cineteca di Bologna non poteva non cogliere l'occasione per riportare nei cinema, attraverso il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione dei classici restaurati, uno dei film più iconici del regista svedese: Il settimo sigillo, fresco di un ottimo restauro realizzato dallo Svenska Filminstitutet.
Realizzato nel 1957, Il settimo sigillo racconta del cavaliere Antonius Block (Max von Sydow) e del suo scudiero Jöns (Gunnar Björnstrand): i due, reduci disillusi delle Crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Su una spiaggia Block incontra la Morte e, in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate, la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un’azione che dia un senso alla sua vita. L’evocazione visionaria, tragica e farsesca del Medioevo scandinavo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie d’infanzia dell’autore. Capolavoro tra i capolavori di Bergman, questa grande allegoria dell’uomo in cerca di Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine. ORARIO SPETTACOLI MARTEDI 27 novembre ore 21.00 MERCOLEDI 28 ore 19.30
Per soli tre giorni, il 26, 27 e 28 novembre, in esclusiva AL CINEMA IL NUOVO LA SPEZIA E ASTORIA LERICI LE NINFEE DI MONET. UN INCANTESIMO DI ACQUA E DI LUCE. Un percorso, narrato da Elisa Lasowski de Il trono di spade, che ci porta alla scoperta del più grande progetto pittorico di Claude Monet: le Grandes Décorations, le ninfee.Il film, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, condurrà il pubblico a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny con la Fondation Monet, la casa e il giardino dell’artista, e tra i magnifici panorami di Étretat. A guidare gli spettatori alla scoperta dei luoghi, delle opere e delle vicende del maestro, ci sarà Elisa Lasowski, attrice ne Il Trono di Spade, mentre la consulenza scientifica sarà affidata allo storico e scrittore Ross King, autore del best seller Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna, edito in Italia da Rizzoli.Seguendo il percorso della Senna, il film prende le mosse da Le Havre, dove Monet trascorre il primo periodo della sua vita artistica, e risale il fiume verso gli altri paesi dove ha dimorato: Poissy, Argenteuil, Vétheuil, e infine Giverny. Qui, a 70 anni di età e ormai quasi cieco a causa della cataratta, mentre piovono le bombe della Prima Guerra Mondiale, Monet concepisce il progetto di dipinti di enormi dimensioni, nei quali lo spettatore possa immergersi completamente. Il soggetto, le sue amate nymphéas. Dopo dieci anni, nel Musée de l’Orangerie di Parigi, la sua speranza trova finalmente il giusto compimento, nelle magnifiche sale ovali da lui stesso disegnate. Nel maggio del 1927, l’amico George Clemenceau inaugura finalmente il museo dedicato alla Grand Décoration.
ORARIO SPETTACOLI :
IL NUOVO LA SPEZIA: LUNEDI 26 ORE 16.00-17.30-19.30 MARTEDI 27 ORE 16.00-17.30-19.30 MERCOLEDI 28 NOVEMBRE ORE 16.30-18.00
ASTORIA LERICI LUNEDI 26 -MARTEDI 27-MERCOLEDI 28 NOVEMBRE ORE 17.00-21.00
Al Nuovo La Spezia la comemdia più folle dell'anno: Troppa grazia di Gianni Zanasi, passato alla Quinzaine des Réalizateurs, al Festival del Cinema di Cannes, ci ha concesso appunto la grazia di godere di un film con battute fulminanti, senza scendere nella volgarità che caratterizza tanta parte delle nostre commedie.
Ottimamente recitata nella parte principale da Alba Rohrwacher, finalmente sottratta a ruoli di sofferenza pura, inizia quasi fosse uno spot pubblicitario: una madre con una piccola figlia sul prato nella notte che vedono precipitare accanto un meteorite.
La scena si sposta subito all’interno di una casa, dove si svolge un dialogo serrato tra Lucia (Alba Rohrwacher) e il compagno Arturo (Elio Germano), in cui l’una rinfaccia all’altro la propria visione del genere umano e del sesso opposto
.Nella stanza vicina ascolta tutto Rosa (Rosa Vannucci), figlia di Lucia, che si trova a subire quello che sembra l’ennesimo colpo di testa della madre: ovvero la separazione da Arturo a cui Rosa vuole bene. Lucia è una geometra precaria, che vive una vita di piccoli azzardi e disperazione e che intravede una speranza di stabilità nel lavoro per un nuovo complesso edile, chiamato “Le onde”, diretto dall’amico Paolo (Giuseppe Battiston).
Sebbene le misurazioni di Lucia risultino sballate rispetto al progetto di Paolo, che non collima con le mappe catastali, Lucia decide di chiudere un occhio. Mentre effettua le rilevazioni però accanto a Lucia si materializza una profuga, che cerca di liquidare con qualche euro. La ritrova sulla strada del ritorno, di notte, e poi dentro casa. La “profuga” dice di essere la Madonna, che chiede di far costruire una chiesa al posto del complesso “Le onde”.
Ne segue una serie di gag in cui sono coinvolti i bravissimi Battiston e Carlotta Natoli nel ruolo di Claudia, che esibiscono le peggiori superstizioni italiane in tema di religione, senza trascurare di dileggiare la psicoanalisi. Zanasi con Troppa grazia, la cui sceneggiatura, scritta in punta di penna dallo stesso regista con Giacomo Ciarrapico, Michele Pellegrini e Federica Pontremoli, ha ripetuto il colpo di Non pensarci, regalando una commedia surreale, che mescola debolezze e luoghi comuni italioti.
Tutta la programmazione.
A grande richiesta GIOVEDI 22 NOVEMBRE ORE 16.00-17.30-19.30 repliche il film evento CONVERSAZIONE SU TIRESIA di e con Andrea Camilleri.
Solo per due giorni.
Continua la rassegna del Cinema Portoghese al Nuovo La Spezia, Lunedi 19 Novembre Ore 21.15 Cartas da guerra.
Oltre 100.000 spettatori per Michelangelo - infinito.
Da Domenica 18 novembre a Mercoledi 21 presso Il Cinema Il Nuovo di La Spezia si terrà la proiezione del film ALMOST NOTHING. CERN: LA SCOPERTA DEL FUTURO diretto da Anna de Manincor del collettivo ZimmerFrei, .
Per l’occasione, a presentare il film e a dibattere con il pubblico presente in sala sarà presente Il Professore Fabrizio Scuri avemdo il piacere bbiamo il piacere di collaborare con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Il film è un viaggio all’interno di una delle istituzioni scientifiche più importanti al mondo, il CERN di Ginevra. Ma il punto di vista del racconto non è solo prettamente scientifico: la regista Anna de Manincor lascia il Bosone di Higgs e le onde gravitazionali sullo sfondo e punta l’obbiettivo sugli esseri umani che lavorano in questo labirinto di corridoi, cavi e componenti metallici di alta precisione. E ci porta a scoprire una comunità di scienziati votata alla ricerca e alla scoperta del futuro, abitanti di una vera e propria città in cui non c’è spazio per i concetti di nazionalità o religione e in cui è possibile cambiare le sorti dell’intera umanità.
Se vi siete mai chiesti dove siano state concepite alcune fra le innovazioni tecnologiche più importanti per l’uomo, la risposta è servita: in una caffetteria. In particolare, nella caffetteria del CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Sul confine tra la Francia e la Svizzera, il CERN non è solo il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ma una vera e propria cittadella, dove menti brillanti da tutto il mondo si confrontano ogni giorno per cambiare, letteralmente, le sorti dell’umanità. Dagli aneddoti sulle scoperte più audaci – come una cosetta che si chiama World Wide Web – alla prima fotografia non scientifica apparsa in rete, un ritratto della girl band ufficiale del CERN (Les Horribles Cernettes) che senza volerlo aprì la strada a tutti i social network, ALMOST NOTHING. CERN: LA SCOPERTA DEL FUTURO osserva con passione e ironia una comunità scientifica al lavoro.
Domenica 18 Novembre
Ore 10.30 ( mattinèe)
Lunedi 19 Novembre
Ore 19.30
Martedi 20 Novembre
Ore 19.30
Mercoledi 21 Novembre
Ore 18.00-19.30
Iscrivendosi alla pagina www.iwonderpictures.it/cern e inserendo il codice AN18PR si avrà diritto a un ingresso ridotto
Tutta la programmazione.
Giovedì 15 novembre 2018 alle ore 21.15 anteprima nazionale di “Oscar alla Lezione“, al cinema Il Nuovo di La Spezia, film d’esordio di Marco Serra Degani con Ivano Marescotti, Amato D’Auria, Petra Giommarelli e Rocco Baldassini, Fulvio Wetzl. Il film prodotto e distribuito da W&B di Fulvio Wetz è nato sia artisticamente che produttivamente alla Spezia, nel maggio di quest’anno. Ha visto coinvolti oltre il produttore spezzino Fulvio Wetzl, due dei tre protagonisti, Petra Giommarelli e Rocco Baldassini, e l’intera Compagnia de Gli Scarti, coordinati da Davide Faggiani. Due scene importanti sono state girate alla Dialma Ruggiero, una delle quali vede coinvolto il noto attore romagnolo Ivano Marescotti nelle vesti di docente.
Saranno presenti in sala il regista Marco Serra Degani, il protagonista Rocco Baldassini, gli allievi della Compagnia Gli Scarti della Spezia, il produttore del film Fulvio Wetzl.
Sinossi: Tre giovani universitari convivono in un appartamento molto vicino al centro di Bologna. Carlo (Amato D’Auria) e Valeria (Petra Giommarelli) sono amici intimi sin da bambini; lui studia recitazione e lei psicologia. Marcello, (Rocco Baldassini) il terzo inquilino, studia invece per diventare regista cinematografico e ha un rapporto di grande amicizia con entrambi. La loro è sostanzialmente un’ esemplare vita da tranquilli studenti. Un giorno come gli altri, dopo una piacevole “pizzata” serale, un misterioso personaggio di nome Oscar solleverà una serie di interrogativi che metteranno in discussione ruoli e rapporti fino a quel momento dati per scontati; relazioni che anche i loro rispettivi indirizzi di formazione contribuiranno a cambiare…
Per il 25° anniversario della scomparsa.
Mercoledì 14 novembre.
Prosegue la stagione 2018-2019 del cartellone della Royal Opera House al cinema IL NUOVO LA SPEZIA programmata da Nexo Digital per proporre le dirette p dal prestigioso palcoscenico di Londra. Il prossimo appuntamento sarà con La Bayadère, il balletto fantastico di Marius Petipa, che arriva al cinema martedì 13 novembre alle 20.15i n diretta dal palcoscenico della Royal Opera House nella produzione di Natalia Makarova. Ambientata in un’India leggendaria, La Bayadère racconta la storia di una danzatrice del tempio e del principe che, pur amandola, sposa un’altra donna. Il famoso “atto bianco” illuminato dalla luna – Il regno delle ombre – è uno dei momenti salienti creati dal corpo di ballo: qui la mente del principe viene perseguitata dalle immagini del suo amore perduto.
Nella coreografia spiccano due ballerine contrapposte, mentre un idolo di bronzo prende vita in un sorprendente assolo. Le melodie e gli stati d’animo evocati dalla musica di Minkus si fondono perfettamente con il dramma narrativo e la fluida precisione della coreografia classica.
Una mostra memorabile, composta di sessanta capolavori di Gian Lorenzo Bernini esposti alla Galleria Borghese di Roma e provenienti dai più importanti musei del mondo, è offerta a chi non ha potuto esserci di persona dal documentario, diretto da Francesco Invernizzi, “Bernini”, che sarà al cinema IL NUOVO LA SPEZIA E ASTORIA LERICI solo il 12,13 e 14 novembre 2018.
Per capire l’importanza che essa ha, basti citare l’autorevole New York Times che ha scritto: «Nessun artista ha incarnato il Seicento come Gian Lorenzo Bernini, che ha lavorato per nove Papi e impresso in modo indelebile il suo stile sulla Città Eterna. E nessun luogo interpreta il suo genio e talento più della Galleria Borghese, la Villa – ora un museo – costruita dal suo primo mecenate, il cardinale Scipione Borghese. Bernini manifestò la sua genialità fissando la tensione e il dramma nella pietra e la mostra a lui dedicata alla Galleria Borghese è un’esperienza di quelle che capitano una sola volta nella vita».
Gian Lorenzo Bernini - nato a Napoli nel 1598 e morto a Roma nel 1680, a ottantadue anni, età veneranda per il XVII secolo – è stato uno dei massimi scultori e architetti del barocco, che ha fatto scuola per oltre un secolo dopo la sua scomparsa. Dell’artista basti citare la famosa “Fontana dei Quattro Fiumi” che a Roma sorge al centro di Piazza Navona.
Il film racconta attraverso una voce narrante la vita di Gian Lorenzo Bernini. Come sin da bambino imparò a lavorare il marmo, arte appresa da suo padre. Come si trasferì a Roma con la famiglia a soli otto anni, dove incontrò il committente delle sue creazioni oggi più famose, il cardinale Scipione Cafferelli – Borghese. Per il Cardinale Borghese Bernini scolpì, tra i venti e i ventisette anni, “Enea, Anchise e Ascanio fuggiti da Troia”, il “Ratto di Proserpina”, il “David”, “Apollo e Dafne”.
Tutte le opere che il documentario di Invernizzi ci fa ammirare, sono riprese da prospettive che ne esaltano la comprensione e la poesia: mai pietra è sembrata più morbida, carne vera in cui affondano polpastrelli marmorei, mai orbite più espressive benché intagliate nella roccia. Addirittura più stupefacente che dal vivo, perché il cinema guarda la creazione del Bernini con lente d’ingrandimento e scorre su nove ambientazioni di racconto, una per ogni sezione della mostra.
Approfondiscono il personaggio dell’artista e i suoi traguardi Anna Coliva, Direttrice della Galleria Borghese di Roma; Luigi Ficacci, storico dell’arte e soprintendente generale all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro; Andrea Bacchi, Direttore della Fondazione Zeri.
ORARIO SPETTECOLI : AL NUOVO LA SPEZIA
LUNEDI 12 ORE 15.30-17.15-19.00
MARTEDI 13 ORE 15.30-17.15
MECOLEDI 14 NOVEMBRE ORE 15.00-16.30
ASTORIA LERICI : LUNEDI 12-MARTEDI 13 MERCOLEDI 14 NOVEMBRE ORE 17.00 e 21.00
Al cinema anche di mattina. Torna , l'iniziativa promossa dal Cinema Il Nuovo per apliare l'offerta, con il ritorno delle matinée. al cinema
“C’è un entusiasmo crescente, soprattutto da parte dei giovani e delle famiglie.Grazie a questa promozione sta tornando la voglia di vivere la magia del cinema sul grande schermo” sottolinea Silvano Andreini Presidente del Film Clu Pietro Germi "Visto il successo delle prima domenica con il film di Michael Moore , che hanno fatto registrare un buona affluenza per un orario insolito . Domenica 11 novembre ore 10.30 con Tutti Lo Sanno del pluripremiato regista Asghar Farhadi con Penelope Cruz e Javier Bardem l'esperimento si ripete con la storia di un uomo condannato a provare un sentimento da cui è impossibile liberarsi, se non pagando un prezzo altissimo. Infatti, sebbene il trainante della narrazione sia scoprire chi abbia rapito Irene (il film può essere considerato a tutti gli effetti un thriller), è il personaggio di Paco a concentrare in sé tutto il dramma, addirittura più della madre Laura. Paradossalmente è lui, e non Irene, a essere sotto sequestro, ed è sempre lui che deve essere liberato. Non è un caso che sia proprio Paco l’unico a non sapere quel segreto che invece sembrano conoscere tutti.
LUSO! MOSTRA ITINERANTE DEL NUOVO CINEMA PORTOGHESE A LA SPEZIA
2° appuntamento con il film SAO JORGE
Nel 2011 il Portogallo comincia l“anno della Troika” (la ristrutturazione economica imposta da Ue, Fmi e Bce), che fece raggiungere ai portoghesi picchi di debito sconcertanti, con un numero crescente di famiglie e società impossibilitate a restituire i prestiti. Jorge è un pugile disoccupato sul punto di perdere figlio e moglie, che medita di tornare in Brasile. Per ripagare i debiti e convincere la moglie a restare in Portogallo, Jorge accetta il lavoro di esattore con un’agenzia di riscossione debiti che lo trascinerà in un mondo di violenza e crimini. Film vincitore del premio Orizzonti - Miglior interpretazione maschile al Festival di Venezia . Film in lingua originale con sott. in italiano
Dal 12 al 14 novembre.
Ecco la programmazione dei tre cinema.
L'incontro sarà condotto da Camila Raznovich. Si può evitare una guerra? I governi possono scegliere di non bombardare o uccidere? L’impegno delle persone comuni può ostacolare la costante corsa alla guerra?
La testimonianza di chi vive e vede tutti i giorni gli effetti dei conflitti, mettendo a disposizione la propria professionalità curando persone; il racconto di chi ha scelto il mestiere della guerra; la voce di chi è indifferente perché è una problematica che si trova altrove, lontana dalla sua quotidianità o di chi ha scelto di mettere davanti a tutto il progetto dell’abolizione della guerra. Attraverso tutto questo, con la visione di filmati, di fotografie e il contributo degli studenti si troveranno delle possibili risposte alle domande per far emergere che la guerra è scelta e non inevitabilità.
Alcune tra le scuole preiscritte saranno selezionate da EMERGENCY per contribuire ai contenuti dell’8 novembre. Saranno coinvolti gli studenti attraverso video interviste (da settembre fino alla metà di ottobre) in cui esprimeranno le loro riflessioni, opinioni e suggerimenti sul tema.
Gli argomenti trattati nell’edizione dello scorso anno hanno suscitato interesse da parte di studenti e insegnanti e una costante richiesta di approfondimenti anche per i tragici sviluppi attuali. Per la vastità dell’argomento quest’anno si vuole dare continuità al tema della guerra, che per la sua complessità richiede una maggiore riflessione.
Le scuole che non hanno partecipato nel 2017 sono invitate a guardare la registrazione di LA GUERRA È IL MIO NEMICO, disponibile su YouTube, per conoscere, informarsi e agevolare il confronto in classe prima della diretta.
Gli istituti che hanno partecipato alla passata edizione potranno rivedere la registrazione. Tutti gli interessati potranno inviare richieste di approfondimento sui temi trattati entro e non oltre il 7 ottobre*.
Presentato come Evento Speciale alla 71esima edizione del Locarno Festival, arriva in Liguria al Cinema Il Nuovo La Spezia Martedi 6 novembre ore 21.15 “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio. Una storia vera, una favola d’amore e di speranza. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara.Costanza Quatriglio è una personalità di rara costanza, professionalmente e umanamente, ha fornito prove molto convincenti della sua fiducia nel cinema come strumento etico per capire la realtà. La nuova prova è 'Sembra mio figlio' (...) viaggio di estrema fatica morale e materiale, un viaggio all'indietro nel suo inconscio fino a trovarsi tra donne in attesa di deportazione: scena magica. Non c'è alcuna retorica: immagini, silenzi, sguardi sono eloquenti e il volto di Ismail (Basir Ahgang) è quello di tutti noi, figlio di ognuno.Il
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