Al dodicesimo e decisivo punto al terzo set Lorenzo Musetti si è sdraiato a terra, esausto e felice per la sua prima vittoria im un grande slam junior, poi è corso a stringere la mano al suo coach Simone Tartarini che lo ha seguito e consigliato per tutta la durata del match vinto 4-6, 6-2, 7-6 contro l'americano Nava, uno "attenzionato" da Ivan Lendl che ha dimostrato stoffa da vendere. Ma non a Lorenzo, appena 16 anni compiuti ma superiore in tutto, soprattutto sotto il profilo mentale.
Non a caso il numero uno mondiale dei "mentalist" con la racchetta, alias Djokovic, è entrato in campo alla fine della sfida per congratularsi con Lorenzo, ovviamente doppiamente felice, anzi di più perché a stringergli la mano c'era anche Rafa Nadal. La finale è stata equilibrata per il valore dei due contendenti, molto aggressivo Nava che salirà velocemente nel ranking, ma Musetti ha tenuto botta conquistandosi anche un ottimo 5-3 al terzo set, sprecato da una palla corta finita sul nastro che ha ricaricato le batterie mentali dell'avversario. Al supertiebreak si è alzata notevolmente l'asticella della tensione, bravo Lorenzo a mantenere ritmo e fiducia, costringendo Nava all'errore e conquistando io primo slam in carriera.
Tra l'altro Musetti è il primo italiano che sia approdato in finale in Australia, e l'anno prossimo da winner juniores avrà diritto ad una wild card tra i pro. Felicissimi a casa i genitori Francesco e Sabrina oltre a tutto lo staff tecnico dello junior tennis di San Benedetto dove Lorenzo si allena da anni
