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Dario Gennaro torna a casa: dopo un passato nella ProRecco ora difende la porta del Lerici Sport In evidenza

di Doris Fresco- Intervista al 'nuovo' portiere del Lerici Sport '54: “Lerici potrebbe diventare punto di riferimento per la pallanuoto da Sestri Levante all’alta Toscana”


Una lunga storia sportiva, quella di Dario Gennaro, che da Lerici parte, giovanissimo, per approdare in una delle squadre di pallanuoto più importanti e titolate d’Italia, la Pro Recco. Per anni ha fatto da secondo a Stefano Tempesti, storico portiere e capitano del Settebello, che Dario definisce: “Un amico, prima ancora di un compagno di squadra”.
Giorni fa, sui social, in molti hanno notato un annuncio che, per gli appassionati lericini che hanno la pallanuoto nel sangue, è risultato da subito una piacevole notizia: Dario torna al Lerici Sport ’54, dopo cinque anni di assenza dall’acqua; cinque anni che lo hanno portato in giro per il mondo e alla realizzazione di un sogno, trasformando lo sport da passione a lavoro a tempo pieno: "Lo sport in Italia ha assunto una dimensione economica rilevante. Presenta un peso pari all’1,6% del Pil e genera un giro d’affari di circa 25 miliardi di euro- spiega- Considerando anche l’indotto, si arriva a circa 3 punti percentuali di Pil. Il valore della produzione, direttamente e indirettamente attivato dallo sport, è pari a oltre 50 miliardi di euro e si calcola che le entrate delle Amministrazioni pubbliche, attribuibili al comparto, ammontino a circa 5 miliardi di euro". 

Hai 30 anni ed una lunga storia sportiva alle spalle: raccontaci qualcosa di te come pallanuotista...
Ho giocato nella Pro Recco fino al 2012, quando ho smesso per motivi lavorativi. Purtroppo la pallanuoto non è uno sport professionistico, dunque, una volta laureato, ho dovuto decidere di lasciare lo sport, avendo ricevuto una proposta di lavoro direttamente dal presidente Gabriele Volpi. Grazie a questa occasione ho avuto modo di lavorare soprattutto all’estero, in Inghilterra e in Nigeria, scelta che purtroppo mi avrebbe impedito, anche volendo, di continuare con la pallanuoto. Con la Pro Recco ho avuto moltissime soddisfazioni e come vice di Stefano Tempesti ho raggiunto traguardi importanti: in cinque anni nella prima squadra della Pro Recco ho avuto il piacere di vincere cinque Scudetti, tre Coppe dei Campioni, quattro Coppe Italia, una medaglia Under 20 e una Lega Adriatica.

Come nasce questa nuova avventura nel Lerici Sport?
Sono stato ri-coinvolto nel Lerici Sport grazie al fatto che, da due anni a questa parte, la mia vita lavorativa è drasticamente cambiata: ho lasciato il mio vecchio lavoro perché ho preso l’importante decisione di fare dello sport non solo la mia passione, ma anche la mia professione, aprendo la DG Sport Advisor, agenzia che fornisce un servizio completo agli attori del mondo dello sport, che siano aziende, società sportive o atleti professionisti. L’agenzia ha sede a Genova, ma da qualche tempo, in collaborazione con SmartSport Srl, supportiamo l’Ufficio Marketing dello Spezia Calcio per l’attività commerciale: questa collaborazione con SmartSport, che supporta l'ufficio Marketing/Commerciale dello Spezia Calcio e che è coordinato da Lorenzo Ferretti, mi porta spesso alla Spezia, ovviamente. La mia famiglia vive a Lerici quindi è naturale per me stare a casa nei giorni in cui sono impegnato per lavoro in questa parte della regione. Frequentando la piscina ho rivisto Marco Rolla, che mi ha chiesto di rientrare: questo mi ha ricordato di quando Cicci insisteva perché entrassi in squadra per giocare a pieno regime, anche in inverno, mentre io giocavo a basket. Incontrare di nuovo Marco in piscina e sentirmi chiedere di nuovo di giocare per me è stato davvero un bellissimo momento ed il ricordo di un bel periodo.

Che emozioni hai provato accettando l’invito di Marco Rolla?
Tornare quest’anno al Lerici Sport e indossare nuovamente i colori della mia prima squadra per me è stato un ritorno molto gradito, ho accettato perché mi sentivo di poter restituire, con la mia esperienza, tutto quello che il Lerici Sport ha fatto per me. Non avrei giocato in nessuna altra squadra, lo ammetto. Quando ho preso la decisione di tornare in Italia e cambiare lavoro avrei potuto tornare a giocare in molte altre squadre, ma onestamente non l’avrei fatto se non per il Lerici Sport, questo perché nel 2012 la scelta di lasciare era stata consapevole e giusta, ma comunque mi aveva pesato, quindi avevo deciso di troncare di netto e lasciare in maniera definitiva; invece Marco mi ha convinto a tornare tra i pali e ho deciso di accettare la sfida con serietà, allenandomi e facendomi coinvolgere a pieno.

Il Lerici Sport è una squadra storica e ha un passato decisamente glorioso alle spalle, come lo vedi quest’anno?
Senza dubbio ci sono molti atleti di esperienza, adulti e con una storia alle spalle, ma ci sono anche molti ragazzi molto giovani e nei loro confronti ci vogliamo proporre come supporto, visto che ho trovato molti ragazzi concentrati e meritevoli di giocare.
La stagione ufficialmente inizia il 20 gennaio, per adesso abbiamo giocato in tornei ed amichevoli: partite che sono andate bene anche se, a mio parere, abbiamo trovato avversari inferiori a noi. Abbiamo vinto, ma dobbiamo lavorare ancora molto, perché noi ci alleniamo in una vasca da 25, mentre le partite si giocano in un campo da 33 metri e questa cosa potremmo accusarla se non avremo una solida preparazione fisica alle spalle. Credo che potremo fare molto bene, perché vedo costanza e tanta voglia di fare. Credo che avere questo buon mix tra giocatori più o meno giovani, potrà darci delle soddisfazioni.

Come hai sottolineato, per te lo sport è una professione oltre che una passione. Cosa pensi del mondo sportivo lericino e più in generale spezzino?
Credo che a Lerici negli ultimi anni si sia fatto molto per lo sport e in particolare per la piscina. Ho trovato un altro livello soprattutto guardando i dettagli che fanno capire la volontà di migliorarsi a livello di professionalità: subito dopo essermi tesserato ho ricevuto l’uniforme associativa completa che è ovviamente un dettaglio, ma che come atleta non ho fatto a meno di notare. Credo che la gestione Sammartano stia facendo molto bene e che ci possano essere margini per migliorare ancora. Lerici potrebbe diventare punto di riferimento per una vasta area, dall’alta toscana fino a Sestri Levante, i giovani potrebbero guardare Lerici come punto di riferimento per la pallanuoto, attraverso una buona sponsorizzazione. Essere nella Pro Recco Academy, ambizioso progetto nato per far crescere i campioni della pallanuoto di domani, secondo me per Lerici è stato un passaggio decisivo e su questa strada bisogna muoversi, anche considerando l’impianto che d’estate è a pieno regime.
Per quel che riguarda Spezia, trovo molto interessante il progetto sul Ferdeghini, che secondo me è un impianto molto bello che in Serie B ci invidiano in molti e che ha aiutato molte altre società del territorio.
Nel mondo dello sport girano indubbiamente molte risorse economiche e questo, se ben gestito da professionisti del settore, può rappresentare una crescita per tutto il territorio.

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