Per la verità Matteo Ingrosso, “martello” barese annata ‘88, campione italiano nella “pallavolo estiva” lo era già stato nel 2010 col fratello gemello Paolo; quest’ultimo, recentemente nella stessa B col Portomaggiore-Fe, dopo aver conquistato la A2 a Piacenza.
Ma molto probabilmente, adesso per Matteo la sfida sta proprio qua, nel lasciarsi alle spalle tutta la gloria conquistata nel “beach” e riconvertirsi al volley vero e proprio: nel ricordarsi quanto insegnatogli nel settore giovanile del Trentino Trento, squadra poi perfino campione intercontinentale, in parte rinverdito molto più di recente a Lamezia Terme in A2.
Non sarà molto facile, né Ingrosso intende abbandonare del tutto il volley “estivo” che l’ha visto a suo tempo arrivare pure in semifinale nel Grand Slam con la Nazionale azzurra, a proposito il suo nuovo compagno di “tandem” qui è Edoardo Ceccoli. Anche di recente, è rientrato da Amburgo, dove è arrivato sino alle semifinali del campionato tedesco della disciplina. Presto sarà impegnato nella difesa del titolo nazionale a Caorle.
"Ad ogni modo – affermaIngrosso, che appare parecchio fiducioso – i presupposti per vincere questa scommessa a Santo Stefano, visti ambiente e progetto, paiono esserci. Inoltre il dott. Gian Nicola Bisciotti, che nel calcio ha lavorato tanto con l’Inter e ora lo fa col Paris Saint Germain, mi ha fatto una egregia riabilitazione dopo l’ultima operazione al ginocchio. Per il resto l’importante è divertirmi".
Sicché divertirsi è la priorità: sembrano emergere le sue origini brasiliane, visto che nello sport e non solo nel calcio i brasiliani inseguono anzitutto il divertimento e l’allegria. Originario delle parti di Fortaleza, venne adottato infatti da una famiglia pugliese di Leverano-Le, poco più che in fasce. Sangue “brasileiro” che va così ad aggiungersi a quello di Manuel Beghelli, altro neorossoblù, di ruolo banda-opposto.
Il tutto sembra di buon auspicio, perché se il Brasile è campione olimpico e vicecampione mondiale, chissà che le palle a terra “zephyriane” non si stiano annunciando a iosa...
(Testo di Andrea Catalani)