Il presidente della Landini Lerici, Enrico Scirocco, sintetizza con questa frase quella base che ha reso possibile il riavvio dell’attività cestistica (giovanile poiché parliamo di un sodalizio di solo “vivaio”) al palazzetto dello sport lericino all’indomani del “lockdown”.
Dunque rispettate nel contesto le varie direttive e i diversi protocolli “no Covid”. Gli allenamenti ripartiti dunque sono rigorosamente individuali, nel senso che ognuno dei fanciulli dei 4/5 di cui è composto ognuno dei gruppi ammessi a turno sul parquet, s’allena con un pallone solo per lui e a debita distanza d’almeno un metro in specifica zona.
Altresì, niente spogliatoi, si deve arrivare già in tenuta d’allenamento e si entra da una parte per uscire da un’altra. Non mancano le autocertificazioni né le sanificazioni e ogni altra occorrenza all’uopo.
Tutto ciò per i giocatori di vera e propria pallacanestro, prudenzialmente per il momento manca ancora l’apertura pure al Minibasket, ma si conta di coinvolgere nel riavvio anche quest’ultimo con un “camp” estivo che sarebbe il primo in tre quarti di secolo di storia landiniana: pochi giorni alla verifica dei presupposti per attuarlo...si tratta dunque del prossimo traguardo da parte del club biancorosso; per quanto Scirocco non scordi che “inoltre” è via di redazione lo stesso bilancio.
"Per il resto – conclude per adesso Enrico – speriamo in un futuro vicino che porti chiarezza circa ciò che possiamo e/o dobbiamo fare".