Come La Spezia, anche Lerici ha approvato il documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss) varato dall'Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, dopo aver sentito il segretario di AP Di Sarcina che ha esposto l'elaborato e risposto alle domande dei consiglieri durante lo scorso consiglio comunale e dopo alcuni passaggi in commissione.
Ieri sera, 4 luglio, il consiglio comunale di Lerici ha compiuto l'ultimo passaggio, votando per l'approvazione del documento, come previsto dalla nuova legge sui porti.
Obiettivi di sviluppo, di strategie degli scali e l'individuazione delle aree strettamente portuale e retroportuali e quelle di interazione tra porto e città sono dunque espresse in questo atto. Il documento incide sul territorio lericino per l'area di Pertusola.
Le opposizioni, a seguito dei precedenti passaggi in consiglio comunale e in commissione, hanno presentato un emendamento, letto dal consigliere Emanuele Fresco e firmato anche da Maria Chiara De Luca (Golfo dei poeti) e Andrea Ornati (Cambiamo in Comune).
"L'argomento è stato discusso in un paio di commissioni e l'ingegner Di Sarcina ci ha fornito le spiegazioni necessarie. Io ritengo questo documento particolarmente strategico per il futuro del Porto della Spezia e ritengo questa riforma portuale non totalmente soddisfacente, anche perchè unisce i porti della Spezia e di Marina di Carrara che io valuto invece essere due realtà distanti, con problemi non affini. In questa pianificazione gioca molto la necessità di andare a mettere mano nel Piano regolatore del Porto di Marina di Carrara, che è obsoleto. L'altro tema da sottolineare è che Lerici non ha una rappresentanza all'interno del comitato di gestione del Porto della Spezia e quindi non può portare la sua voce pur avendo aree di pertinenza. Riteniamo dunque di dover sottolineare alcune cose, pur essendo in accordo con il documento, soprattutto non condividiamo la scelta politica di AP di determinare che non è più necessaria l'intesa con i comuni territorialmente competenti. Passaggio non necessario e non determinato dalla norma di riforma".
Anche la maggioranza ha presentato un emendamento, letto dal capogruppo Carnasciali, che si è concentrato sul trasporto pubblico via mare, tema che dovrebbe essere sviluppato all'interno del documento.
"Come opposizione- commenta Fresco- abbiamo giocato a carte scoperte. In commissione abbiamo parlato proprio di questo tema. Mi sorprende che la maggioranza presenti un emendamento, condivisibile, ma che poteva essere condiviso con noi prima del Consiglio Comunale di questa sera".
C'è dunque convergenza sul tema del trasporto via mare, ma per tutti gli altri punti segnalati dalla minoranza c'è disaccordo sull'opportunità di presentarli durante la discussione sull'approvazione del documento: "Crediamo che i temi posti dalla minoranza- commenta il Sindaco Leonardo Paoletti- siano condivisibili, ma crediamo debbano rientrare in una discussione molto più generale di politica legislativa. La questione delle aree di integrazione è bene espressa poi nella nostra mozione, che precisa la necessità di far prevalere il Piano Urbanistico Comunale sul Piano regolatore Portuale. Alla cessazione di efficacia della concessione demaniale dovrà quindi essere fatto valere il PUC, stabilendo un principio per il quale a Pertusola verranno applicate le previsione di PUC e non di piano regolatore portuale".
Dunque un documento di indirizzo con parere favorevole anche da parte della minoranza, come spiegato dalla capogruppo Maria Chiara De Luca: "In un'ottica di revisione politica le nostre considerazioni peseranno e questo è un fatto positivo. Spero che la comunità capisca il nostro voto favorevole, perchè guardiamo ad un'area vasta. La nostra mozione servirà comunque a far partire una discussione più generale".
Anche Andrea Ornati condivide nel merito, anche se "Questa riforma portuale va a demandare a terzi la pianificazione. Lerici ha una parte residuale ma molto strategica come Pertusola all'interno del Piano Regolatore. Sono contento che un documento vada a fare chiarezza sul tema portuale, ma non sono d'accordo sulla premessa, perchè avrei preferito un documento molto più stringente entrando meglio nel dettaglio degli obiettivi. In questo senso secondo me il tema delle banchine elettrificate dovrebbe pesare, invece Di Sarcina in questa sede ha spiegato che questo tema è stato scartato. Il mio voto sarà favorevole con l'emendamento letto stasera da Fresco, così come condivido l'emendamento presentato dalla maggioranza. Chiedo al sindaco di Lerici e ai sindaci della Spezia e di Porto Venere di tenere alta l'attenzione sul tema".
Sul tema delle banchine elettrificate precisa Carnasciali: "Conviene prima fare un progetto per accogliere le navi e poi in seguito elettrificare le banchine, sarebbe inutile ad oggi lavorare sulle banchine se poi perdi le navi che hai al momento. Il progetto comunque non è abbandonato".
"Noi abbiamo evidenziato le carenze del documento presentato da AP- conclude Fresco- e per questo non è gradito evidentemente. Novità sostanziali ovviamente non ce ne sono, ma noi abbiamo voluto evidenziare le carenze soprattutto in riferimento alla normativa vigente, verso cui ho molte perplessità. Soprattutto la scelta politica dell'Autorità Portuale che dice espressamente che i comuni non parteciperanno a una futura intesa per l'elaborazione del PRP, fatto non espresso nella Legge Delrio. Per questo noi la critica non la facciamo alla norma, ma proprio al documento presentato da AP, che fra l'altro non ha avuto la sufficiente discussione pubblica".
"O votiamo contro al Piano o diciamo chiaramente che il Piano Urbanistico supera il Piano Regolatore", conclude il sindaco a termine della discussione.
Bocciato dunque l'emendamento di Fresco, De Luca e Ornati, mentre approvato all'unanimità l'emendamento letto da Carnasciali.
Per quel che riguarda la delibera viene approvata con 13 favorevoli, mentre Ornati e Fresco votano contrari.
Resta aperto il tema della partecipazione dei comuni nell'elaborazione dei Piani Portuali, tema che sarà affrontato in future commissioni consiliari.