"Si tratta di una serie di strafalcioni uno peggiore dell’altro, al cui riguardo vogliamo fare chiarezza".
"L’emendamento di cui parla la deputata Pd è un emendamento che prevedeva la decarbonizzazione del nostro sistema energetico entro il 2030 (non 2040!) ed è stato respinto perché il termine decarbonizzazione non significa rinunciare alla combustione del carbone ma alle emissioni di carbonio, cioè a tutti i combustibili fossili presenti in natura (come il gas)".
"Per dirla in parole povere il nostro sistema energetico avrebbe dovuto convertirsi alle rinnovabili interamente in meno di undici anni: un obiettivo strategico per niente realistico da perseguire e, proprio per questo, assai strumentale. Quanto invece alla dismissione delle centrali a carbone, è in vigore un regolamento che stabilisce come termine massimo il 2025, e che questa maggioranza ha assolutamente intenzione di rispettare".
"Il futuro della centrale Enel della Spezia ha un collegamento con tutto questo solamente nella testa della Paita, che invitiamo pubblicamente ad acquistare un buon dizionario di lingua italiana, così da poter comprendere il significato delle parole che legge nei dossiers della Camera dei Deputati”.
Così in una nota la senatrice Stefania Pucciarelli e il deputato Lorenzo Viviani, del Carroccio, rispondono alle dichiarazioni dell’onorevole Paita circa la bocciatura da parte della maggioranza parlamentare di un presunto emendamento sulla dismissione delle centrali a carbone.