"Quella del futuro della centrale Enel della Spezia è una questione che ha molte facce e uno sviluppo ben poco lineare. L’intervista a Lorenzo Forcieri, apparsa oggi sui quotidiani, fotografa la questione in maniera piuttosto precisa ed esaustiva.
Saggio il suo appello all’unità politica perché dalla pianificazione di quell’area dipende il futuro produttivo, occupazionale e ambientale dell’intera provincia. C’è un percorso, in campo, ben lungi da portare alla dismissione di un impianto critico per la salute dei cittadini. Un percorso che vorrebbe prolungare l’esistenza della centrale, seppur con modalità diverse.
La nostra posizione è chiara: la centrale "Eugenio Montale" deve rientrare nel progetto Futur-E che la stessa Enel ha elaborato prevedendo di inserirvi anche l’impianto spezzino.
È necessario riconvertire il sito in chiave sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale inserendolo, secondo il principio dell’economia circolare, nel tessuto socio-economico e produttivo del territorio.
Nel novembre 2018 abbiamo presentato in Consiglio Regionale una mozione con cui chiedevamo, tra l’altro, di utilizzare, per la riconversione, quelle potenzialità e tecnologie che trovano ampio spazio nel nuovo brand Enel-X con obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per le nostre città e la mobilità.
A nostro avviso è necessario coinvolgere il contesto produttivo puntando sui centri di ricerca, come, per esempio, il DLTM, e le agenzie nazionali presenti sul territorio, tra cui ENEA. Tutto ciò servirebbe sia a tutelare i livelli occupazionali delle maestranze presenti oggi in centrale sia a rilanciare l’insediamento nell’area di nuove attività produttive a basso impatto ambientale, creando così nuove opportunità di lavoro.
Pare, dunque, del tutto anacronistica e fuori luogo questa nuova strada della centrale a turbogas. Una soluzione che dobbiamo osteggiare.
Chiediamo a quelle forze politiche che governano oggi il Paese di intervenire direttamente attraverso i propri ministeri per cambiare il piano energetico dell’Italia svoltando verso la green economy.
Serve un’azione politica e civica forte e unitaria per fermare questo nuovo scempio che stanno cercando di propinarci per l’ennesima volta".
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Italia in Comune