"Il sindaco Peracchini si esercita nello sport nazionale: dare la colpa a quelli che c’erano prima. Senza successo (leggi qui).
Se Peracchini amministra pensando che un vertice politico possa decidere a prescindere dalle norme e dai pareri tecnici, si troverà ad esporre il Comune a grossi rischi. Un Ministro dell’ambiente non può chiudere una centrale, sta a Terna dichiarare che un impianto non sia più utile alla rete e pertanto non debba essere più tenuto a disposizione.
Io da Ministro ho gestito il procedimento autorizzativo dell’AIA, peraltro commissione autonoma dal Ministero e dal Ministro, che ha posto ulteriori limiti rispetto al periodo precedente.
Tanto è vero che fino a quando sono stato ministro l’Enel, in ragione di una negoziazione sostenuta dagli enti locali, aveva progressivamente accettato di dismettere la centrale al 2021 e aveva aperto ad un confronto con la città sulla destinazione futura di quell’area.
La sua amministrazione in questi due anni non è stata in grado di formulare alcuna proposta sul futuro dell’area Enel, in questo vuoto Enel tenta di rilanciare.
Il sindaco della città deve dire che vuole fare senza scuse puerili. Forse oggi l’amministrazione che lei guida in sinergia con la Regione ha avallato i nuovi progetti di Enel? Se non è così dimostri il contrario.
Non è che Comune e Regione erano a conoscenza dei piani di Enel e li hanno tenuti nascosti alla città?
La invito ad un confronto pubblico per spiegare alla città la verità riguardo alla vicenda, resto a disposizione in attesa di cortese risposta".
Andrea Orlando
Vicesegretario nazionale Pd