ELEZIONI EUROPEE
Hanno diritto di voto tutti i cittadini maggiorenni degli Stati membri, che sono chiamati a scegliere i rappresentanti del Parlamento europeo. L’organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente. Il numero di eurodeputati per ogni paese è approssimativamente proporzionale alla popolazione; l’Italia dovrà eleggerne 76.
In Italia la legge elettorale per le Europee è stata approvata nel 1979 e prevede un proporzionale puro, con soglia di sbarramento al 4%, come stabilito dieci anni fa.
Ci sono cinque circoscrizioni: nord-ovest (la nostra), nord-est, centrale, meridionale, insulare; ogni elettore esprime il proprio voto tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. È possibile indicare fino a tre voti di preferenza, ma facendo attenzione al rispetto della diversità di genere: questo elemento è molto importante, perchè la pena è l’annullamento della propria scheda. Così, nel caso si scelgano due candidati, uno deve essere maschio, l’altro femmina; in caso di tre, due dello stesso sesso e uno dell’altro(due maschi e una femmina o due femmine e un maschio). Non è ammesso il voto disgiunto.
Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne, alle 23.00 di domenica sera.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
I cittadini di Arcola, Bolano, Bonassola, Calice al Cornoviglio, Carrodano, Castelnuovo Magra, Deiva Marina, Follo, Framura, Maissana, Monterosso al Mare, Pignone, Riccò del Golfo di Spezia, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Vernazza, Vezzano Ligure sono chiamati anche a scegliere i sindaci e i consiglieri comunali.
Anche in questo caso è necessario aver compiuto 18 anni per poter esprimere il proprio voto, essere in possesso della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento.
ATTENZIONE AL CELLULARE
Sia che vi rechiate alle urne per votare il prossimo sindaco, sia che siate coinvolti solo per le elezioni Europee fate molta attenzione a non portare con voi il telefono cellulare dentro la cabina elettorale: una sentenza del primo marzo depositata dalla Suprema Corte spiega infatti che portando il cellulare in cabina elettorale espone ad una pena pecuniaria di 15 mila euro di ammenda, come recita la condanna definitiva inflitta a un 77enne fiorentino che, alle elezioni politiche nel 2013, aveva scattato una fotografia con il cellulare alla scheda elettorale sulla quale aveva appena espresso il suo voto.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Ministero dell'Intero