“Fin dalla campagna elettorale mi sono sempre mostrato ai miei concittadini per quello che sono, un uomo di fede cristiana cattolica – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – se lo avessi negato sarebbe stato come rinnegare una parte di me e, soprattutto, sarebbe stato un inganno ai danni dei miei concittadini che hanno il pieno diritto di conoscere il loro Sindaco. Anche proprio per la mia fede e per il senso istituzionale che mi appartiene nell’indossare la fascia tricolore, non ho mai negato neppure un appuntamento a qualsiasi delegazione né tanto meno ho mai negato la mia presenza, se invitato, a eventi di qualsiasi carattere, fossero questi religiosi, laici, agnostici, atei.
Nel pieno delle mie funzioni istituzionali ho sempre rispettato il ruolo che ogni Sindaco dovrebbe avere ovvero essere il Sindaco di tutti e per tutti. Prova ne sia, qualora ce ne fosse bisogno, il fatto che fra poco inaugureremo le celebrazioni per il Premio Exodus nel ricordo del responsabile della comunità ebraica spezzina scomparso pochi mesi fa Aaron Croccolo; la mia partecipazione al concerto in occasione del Capodanno Cinese nella Chiesa Metodista della Spezia; gli incontri che quotidianamente faccio con persone o manifestazioni a cui partecipo assolutamente eterogenee fra loro.
Mi dispiace per la lettera che ho ricevuto perché leggendola ho avuto l’impressione che trasudasse di discriminazione nei confronti di una persona che è al tempo stesso Sindaco e cattolico e che invece, proprio per questo, è profondamente consapevole del rispetto del prossimo, qualunque esso sia, e attento alla separazione fra la vita istituzionale e la vita privata. Da uomo delle istituzioni, infatti, ho come punto di riferimento solo la Costituzione e le leggi che ne derivano.”
In allegato la lettera inviata al sindaco.