Oggi in consiglio regionale discussione del DDL per “la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica”. Il testo è concepito per escludere dal sostegno economico regionale quelle strutture ricettive che in passato hanno aderito ai progetti SPRAR per l’accoglienza dei migranti.
Sulla questione dei diritti e dell’accoglienza, Toti è ostaggio di Fratelli d’Italia e Lega: oggi appoggia l’approvazione di un provvedimento inopportuno e dannoso, oltreché palesemente discriminatorio. Il testo, infatti, ha finalità punitive: interviene in maniera retroattiva su imprese liguri che, in piena legittimità, hanno svolto una regolare attività di accoglienza riconosciuta dal perimetro delle leggi vigenti. Una proposta contestata anche dalle associazioni di categoria, che hanno sottolineato come la sua applicazione provocherà una distorsione di mercato assolutamente incomprensibile. Gli stessi albergatori che non hanno aderito agli SPRAR si sono dichiarati contrari. Facile previsione: non reggerà all’impatto con le norme costituzionali e comunitarie, analogamente a quanto avvenuto con i ddl sull’urbanistica religiosa e sulla legittima difesa.
Indifferente all’errore sotto il profilo della tecnica del diritto, oggi il centrodestra è soltanto interessato a segnare un punto simbolico. Constatiamo che un caposaldo del pensiero liberale, la libertà d’impresa, viene sacrificato sull’altare di posizioni ideologiche pericolose. L’azzardo è evidente e, fin dalle sue premesse, rappresenta un danno ad alcuni operatori economici della nostra comunità. La colpa? Essersi prestati a un’attività remunerata e consentita dalla legge, ma sgradita a una parte politica.
Gianni Pastorino, Francesco Battistini
Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria