Ritengo un atto grave la delibera della Giunta regionale che riguarda la scelta del sito in cui dovrà essere realizzato e attivato il biodigestore spezzino.
È il solito modo, ormai collaudato dall’amministrazione Toti, di lavarsene le mani e non assumersi alcuna responsabilità politica sulle scelte, anche scomode, che riguardano il territorio.
La delibera dell’Assessore Giampedrone ritiene inutile la pianificazione territoriale, considera l’amministrazione pubblica subordinata agli interessi privati e cerca di scaricare su altri il peso delle decisioni.
Esiste un Piano regionale dei rifiuti approvato nel marzo del 2015. Da questo atto di programmazione è stato deliberato, nel 2018, il piano di ambito provinciale recepito poi in quello regionale in cui, in entrambi, era previsto il sito di Boscalino.
La procedura corretta per modificare quanto contenuto nei piani non è quella di mettere un territorio contro l’altro in una inchiesta pubblica fatta su due ipotesi distinte: Boscalino o Saliceti, in una sorta di guerra tra poveri. È necessario, invece, procedere attraverso una variante al Piano dei Rifiuti sottoponendola, come previsto, a Valutazione Ambientale Strategica. Questo è l’unico percorso corretto per considerare in maniera scientifica costi, benefici, disagi e criticità prendendo in considerazione un’area vasta e contemplando tutti gli scenari possibili inclusa l’opzione “NO BIODIGESTORE”.
Lo scontro tra due ipotesi distinte di cui peraltro, ad oggi, non si conoscono neppure i dettagli progettuali dell’impianto, è dunque qualcosa di aberrante che limita e falsa la discussione. È all’interno della VAS che si deve inserire l’inchiesta pubblica e non come previsto dalla delibera di giunta approvata ieri.
Chiediamo, quindi, all’Assessore Giampedrone di ritornare sui suoi passi evitando di esporsi a potenziali ricorsi e soprattutto rispettando la capacità decisionale e di pianificazione dell’Ente che amministra.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Italia in Comune