La motivazione indica la mancanza di adeguata cartellonistica. La minoranza: "Lo avevamo detto".
"Le motivazioni del Giudice di Pace in merito al ricorso vinto da un cittadino della Val di Vara mettono in evidenza un punto chiaro, denunciato sin dall'inizio dalla minoranza, ovvero la cartellonistica non adeguata. Chi, infatti, provenendo dall'anello della 566 per immettersi sulla provinciale e procedere verso Brugnato, era incappato nello sciagurato autovelox, non poteva essere avvertito della presenza del rilevatore di velocità. Eppure - sottolinea il capogruppo di Primavera Borghettina Andrea Licari - sin da agosto abbiamo ribadito questo concetto, presentato oltretutto in una petizione firmata da mille persone e poi consegnata al Prefetto. Nessuna apertura da parte dell'amministrazione che, nonostante le richieste nostre e soprattutto dei cittadini, snobbava in maniera arrogante anche sentenze della Cassazione, dimenticando l'obbligo di una ripetizione della segnalazione per coloro che provengono da strade laterali e che, conseguentemente, potrebbero non aver visto il cartello segnaletico posto su un tratto di strada non percorso".
"A questo punto - conclude Licari - viene da domandarsi quale sia la logica perseguita dall'amministrazione borghettina: garantire la sicurezza o fare cassa in maniera scorretta? Considerate le motivazioni del Giudice di Pace è facile, nonchè scontato, giungere ad un'amara conclusione. L'ennesima presa in giro di un'amministrazione incapace di governare, alla quale consigliamo vivamente di dimettersi per il bene comune".