Il Consiglio comunale di Levanto ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il cosiddetto “decreto Pillon” (il disegno di legge che ha preso il nome del primo firmatario, il senatore leghista Simone Pillon), che introduce una serie di modifiche in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei minori.
Particolarmente soddisfatta dell’esito unanime del voto la presidente del Consiglio comunale, Federica Lavaggi.
“Ringrazio tutta l’assemblea, che, nel rispetto della differenze tra le forze politiche e dei ruoli diversi che spettano alla maggioranza e all’opposizione, si è unita per resistere e rispondere con grande sensibilità a un attacco grave ai diritti di tutti - è il commento di Lavaggi - Assistiamo da tempo (e soprattutto da quando questa maggioranza a trazione leghista governa il Paese) al tentativo di imporre visioni retrograde e oscurantiste sulla società. Tutti i campi del diritto sono sotto attacco da parte dei leghisti, con il Movimento Cinque Stelle a fare costantemente da stampella. In questo caso l’oggetto di attenzione è il diritto di famiglia, sul quale i leghisti vogliono imporre una visione etica, entrare in casa di ciascuno, dividendo maschi e femmine dal loro ruolo genitoriale, mettendo in secondo piano il diritto primario che è la tutela dei figli, denigrando il ruolo femminile, relegando le donne a soggetti di cura senza diritti, nemmeno di difesa dalle violenze, in una società ancora fortemente maschilista”.
“Inoltre - continua Lavaggi - se quel progetto diventasse legge, i figli, i soggetti più fragili, diventerebbero un oggetto di scambio nella contesa tra genitori e non un vero soggetto di diritto: e questo è inaccettabile. Adesso anche il Consiglio comunale di Levanto contribuisce a contrastare questo pericolo con la sua risposta ferma, e per questo dobbiamo ringraziare anche tutto il movimento che a livello nazionale ha preso rapidamente forma e che nella nostra provincia si è organizzato in modo così attivo e dinamico nel comitato ‘No Pillon’ della Spezia”.