Ma oggi in Italia, dove non si è mai chiusa l'emergenza nucleare dichiarata dieci anni fa dal Governo Berlusconi, manca ancora un'autorità di controllo in materia e non è mai stato realizzato il deposito nazionale per i residui radioattivi. Il disastro nucleare di Fukushima ha cambiato il panorama e le prospettive internazionali. In Giappone dal 5 Maggio scorso tutti i reattori nucleari sono spenti: il governo nipponico ha la ferma intenzione di riavviarli, ma l'opposizione nella società civile è molto forte.
Ma oggi in Italia prima Berlusconi ora Monti hanno tentato di riproporre la privatizzazione dei servizi, così come a Roma Aleamanno sta svendendo ad Acea l'acqua della capitale. Alla Spezia l'acqua dovrà rimanere in mani pubbliche, ma in quale forma lo abbiamo già chiesto a più riprese al sindaco Federici: un'azienda speciale. Il modello che dobbiamo attuare alla Spezia è Napoli e in tal senso occorre subito mettere mano al piano d'ambito e dare attuazione all'esito referendario circa l'abolizione del 7% di remunerazione del capitale, un altro atto di legalità. La popolazione italiana lo pretende.
Rifondazione Comunista/Fds La Spezia