L'onorevole Andrea Orlando ha proposto un Comitato per il completamento del raddoppio della Pontremolese. Una iniziativa bipartisan. Giusta proposta.
"Tra i primi, ha aderito il sindaco Peracchini, che ha colto il significato della proposta.
I parlamentari leghisti Stefania Pucciarelli e Lorenzo Viviani, dopo un primo rifiuto, attaccando Orlando, hanno fatto una giravolta e hanno aderito al Comitato.
Sulla Pontremolese c'è molto scetticismo anche nell'opinione pubblica spezzina, perché è da anni che se ne parla (ricordo che diventò una priorità con la Commissione Trasporti della Camera dei deputati, negli anni '70, presieduta da Lucio Libertini).
Qualcuno mi ha ricordato, in questi giorni, che Romano Prodi, quando era primo ministro, avrebbe detto alla Spezia, che "la Pontremolese non si farà mai".
Ma gli atti del suo governo e del governo D' Alema, seconda metà anni '90, dicono il contrario: sono stati investiti, in quella legislatura (1995-2000), oltre 300 milioni di euro per il raddoppio della Spezia-Parma.
Certo, il raddoppio della Pontremolese ha molti oppositori, anche nei dirigenti delle Ferrovie, nel recente passato l'amministratore delegato Mauro Moretti.
I finanziamenti per la linea Pontremolese sono una scelta politica. Il raddoppio, a differenza di quello che si pensa, è già iniziato da tempo, rimane principalmente il problema della galleria di valico. Un problema assai complesso che va risolto.
Anche la Regione Liguria di Giovanni Toti deve impegnarsi a modificare la posizione del sottosegretario alle infrastrutture Edoardo Rixi, leghista e genovese, che recentemente ha affermato che la priorità è il raddoppio della Genova-Ventimiglia. Anche la Pontremolese deve essere una priorità.
L'opera va completata anche nel ricordo di Giuliano Zannello, un tecnico di alto valore delle Ferrovie, responsabile dei lavori sulla Pontremolese e purtroppo prematuramente scomparso".
Moreno Veschi, coordinatore provinciale Articolo1 - MDP