In una comunicazione rivolta al Comune della Spezia, la società Recos parla di un ristoro di 400mila euro a favore del capoluogo per la realizzazione del biodigestore in Val di Magra. Vengono menzionate come possibili destinazioni sia Saliceti, sia Boscalino.
Al Comune di Santo Stefano non sono arrivate comunicazioni in tal senso, ma voglio essere chiara: a me non interessa alcun ristoro economico, perché il mio no all'impianto è netto. Un impianto, segnalo, per il quale ad oggi non è stato nemmeno presentato un progetto. Inoltre i sindaci interessati dall'ipotesi digestore non sono mai stati convocati a un tavolo ufficiale in cui la Regione Liguria spieghi come intenda chiudere il Piano dei rifiuti. Senza dimenticare le raccolte firme della cittadinanza e i pronunciamenti dei consigli comunali contro il digestore. Da dove nasce, quindi, la lettera di Recos?
Di fatto Spezia si appresta a mettere a bilancio somme relative a un'opera che non ha neanche un progetto. Cosa sta succedendo?
Nel ribadire il mio no al digestore – a Saliceti come a Boscalino: serve una riflessione su un altro sito – mi preme dunque denunciare l'assoluta confusione e l'assordante e inquietante silenzio che gravano sulle procedure in atto. Un clima che lascia intendere che qualcosa sta accadendo ma che i sindaci, tutori del territorio, ne sono tenuti all'oscuro. Questo è inaccettabile, mi batterò per il massimo della trasparenza - prima di tutto da parte della Regione - e per il rispetto della sensibilità popolare e della volontà del consiglio comunale.
Paola Sisti
Sindaco di Santo Stefano Magra