Inizialmente volevamo tacere in merito alle immancabili polemiche scoppiate dopo l'assemblea d'istituto di lunedì 11 febbraio sul tragico tema delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata ma, in seguito agli insistenti comunicati del neo-nato movimento Rete-Lsp, dai contenuti a dir poco fantasiosi, una replica da parte nostra è diventata inevitabile.
Per prima cosa non ci risulta scritto da nessuna parte che l'essere stati candidati alle elezioni comunali con CasaPound Italia costituisca reato tale da compromettere una futura partecipazione a conferenze pubbliche e/o assemblee studentesche. Inoltre, i relatori (uno dei quali ricordiamo aver vissuto gli eventi sulla propria pelle essendo esule della città di Pola) non hanno fatto alcun riferimento né al Blocco Studentesco né a CasaPound durante il loro discorso.
Ad ogni modo, conclusi i due interventi, è stata data possibilità di replica chiedendo esplicitamente se ci fossero domande ma, non ricevendo nessuna risposta, l'essemblea è stata dichiarata conclusa.
In secondo luogo il Preside è stato regolarmente avvisato e l'assemblea concessa con tanto di permesso cartaceo attestante questo.
Infine, il fatto che il Blocco Studentesco (attualmente primo movimento studentesco in Italia con centinaia di rappresentanti d'istituto eletti) organizzi assemblee con persone qualificate su temi "scomodi" per gli appartenenti ad una certa ideologia, non autorizza questi ultimi (oltretutto nemmeno presenti fisicamente) ad inventarsi false notizie, come quella dell'abbandono dell'aula da parte di alcuni studenti. Non solo nessuno è uscito prima della conclusione dell'assemblea ma, addirittura, una volta terminata diversi studenti e professori si sono avvicinati ai relatori per complimentarsi con loro.
Ci permettiamo di consigliare a Rete-Lsp di canalizzare i loro sforzi e il loro tempo all'organizzazione di iniziative e a portare avanti battaglie al fianco degli studenti (magari senza copiarle al Blocco Studentesco), piuttosto che basare la loro attività sulla critica ad altri movimenti più propositivi di loro.
Blocco Studentesco La Spezia