A distanza di un anno esatto dall’esposto presentato dal consigliere regionale di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Francesco Battistini, non si placano le polemiche sulla dottoressa Banchero, lo scorso 7 febbraio esclusa nuovamente dagli elenchi di idoneità per direttori sanitari di Regione Lombardia.
"La nomina della dottoressa Banchero quale direttore sanitario di ASL5 è una vicenda ancora dibattuta e controversa. Il tempo, invece di sciogliere i dubbi, li amplifica. Grave: da oltre 2 anni, a parte la strenua difesa d’ufficio dell’assessore Viale, la regione non ha mai prodotto i documenti necessari a fare chiarezza. Nel frattempo Regione Lombardia continua a ribadire l’inidoneità della dirigente approdata in Liguria – dichiara il vicecapogruppo Francesco Battistini -. E sì che questi chiarimenti li abbiamo chiesti molte volte: in consiglio regionale, in commissione, per lettera, con accessi agli atti. Tutto vano: le risposte hanno sempre avuto il sapore elusivo di chi fa una scelta politica, in questo caso la nomina del direttore sanitario di ASL5, e poi tenta di difenderla a oltranza, senza mai scendere nel merito e alzando le barricate a ogni richiesta di spiegazione".
"Dal 2016 continuiamo a porre la stessa domanda: come può la dottoressa Banchero non essere idonea per Regione Lombardia, mentre lo è per Regione Liguria? La normativa di riferimento è nazionale, vale tanto a Milano quanto a Genova. Forse si sbagliano in Lombardia? E allora perché la dirigente non ha mai fatto ricorso contro la sentenza del tribunale di Milano che la giudicava non idonea? – evidenzia Battistini -. Ci siamo già abbondantemente espressi sulla sentenza e sulla normativa. Dal momento che la via istituzionale ritiene di non voler soddisfare i nostri legittimi dubbi, siamo stati costretti a rivolgerci alle autorità competenti. Sul caso abbiamo infatti provveduto a inoltrare alla Procura un esposto dettagliato e comprensivo di tutta la documentazione. Noi, con le nostre perplessità, restiamo in attesa di un riscontro; resta il fatto che a La Spezia si sta consumando una brutta pagina, sia per la politica, sia per la trasparenza nella pubblica amministrazione".