Tra sondaggi di partecipazione e “concorso” di progetti è passato un anno intero e oggi siamo al dunque. Dei cinque progetti selezionati dalla amministrazione,non ce ne è uno che prenda in considerazione davvero le esigenze dei commercianti della piazza e soprattutto che sia davvero realizzabile. Le loro richieste erano state chiare dall’inizio: parcheggi, chiusure laterali semovibili per il freddo e la pioggia, trovare soluzioni all’acqua che scende dal tetto. Ma niente di tutto questo si ritrova negli studi presentati; ciò che però ha sempre avuto la priorità erano i tempi certi. Per gli ambulanti chiudere la piazza con il cantiere significa non lavorare per mesi e il timore che,oltre alla fatica dell’attesa, poi la ripartenza sia ancora più dura. L’amministrazione lanciò l idea di restaurare la piazza appena insediata, la giunta regionale proprio a pochi giorni dalle elezioni di marzo annunciò i finanziamenti, frutto di un mutuo, che prevedevano però certezze nella realizzazione dei progetti. Chiederemo anche in regione conto di questo finanziamento e di che percorso abbia seguito.
Oggi siamo a un punto morto: così non va. Senza contare che agli ambulanti della piazza come primo segnale vennero da subito aumentate tassa di occupazione del suolo e tari. La vera necessità del commercio del centro, sia stanziale che ambulante, sono i parcheggi. Torniamo a chiedere: perché non si procede per prima cosa con la realizzazione nelle aree della Marina di un parcheggio? Che fine ha fatto il piano del commercio?
Continuano gli annunci, senza una visione di città: aprire mezza giornata piazza del mercato ai parcheggi non solo non è la soluzione ma si è dimostrato addirittura dannoso per i commercianti. Inoltre resta il fatto che di notte e nei week end il parcheggio selvaggio comporta ai lavoratori della piazza ulteriori difficoltà nel tenere puliti i loro spazi e soprattutto a volte nel trovarli addirittura occupati. Fortuna che si voleva valorizzare il centro: la piazza è il cuore della città. Va ascoltata prima di tutto, vanno prese in considerazione le necessità di chi ci lavora da anni e la conosce. Va salvaguardato il patrimonio che rappresenta per tutta la provincia il luogo storico della piazza. E va fatto in tempi brevi non con progetti faraonici, troppo costosi e di fatto inutili.
Poi sempre che tutto questo gran parlare non sia finalizzato alla fine a non fare nulla e scaricare così le responsabilità ad altri. Di questi giorni comunque di progetti si fa un grande parlare: si ripresenta water front, la passerella su viale Italia, il possibile interramento. Basta con le presentazioni, dopo quasi due anni sarebbe l’ora di passare ai fatti.
Juri Michelucci Consigliere Regionale Pd
Federica Pecunia Capogruppo Pd La Spezia.