La deprecabile abolizione dell’insegnamento dell’educazione civica, nei cicli di studi del nostro sistema scolastico, ha portato a enormi lacune nella comprensione del funzionamento delle nostre Istituzioni e delle ragioni per le quali queste siano state costituite in questo modo e con questi equilibri.
“Noi insegnanti abbiamo una grande responsabilità, mantenere alto il livello di conoscenza e della memoria. I nostri studenti hanno fatto lavori bellissimi. Il nostro dovere è di rimandare al mittente le facili parole di odio dettate da una politica becera e ripristinare il principio di umanità”.
Queste le parole con cui la Professoressa Catia Castellani si è rivolta agli studenti nel Giorno della Memoria, parole condivisibili che guardano a quei principi solidamente scolpiti nella nostra Costituzione.
Le polemiche, le minacce e le intimidazioni a cui è stata sottoposta dopo il suo intervento sono state, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la prova tangibile di quanto avesse ragione.
Per questo io sto con Catia Castellani.
Perché ai ragazzi bisogna insegnare, innanzitutto, a leggere il presente e a capire i segnali di pericolo che contiene.
Per far questo è necessario educare alla memoria dell’umanità. In quest’ottica la storia, anche quella politica, con le sue luci e i suoi buchi neri, diventa fondamentale per formare le generazioni di domani.
Questo fanno i buoni insegnanti, questo è ciò che ha fatto, fa e farà Catia, con buona pace di chiunque si senta, in qualche modo, accusato dalle sue parole.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria