L’inchiesta in ASL5 ha toccato una questione molto dibattuta a Sarzana: l’acquisizione da parte di un privato della struttura in costruzione davanti all’Ospedale San Bartolomeo.
Nelle carte sarebbero emerse delle forti pressione sui vertici aziendali per condurre in porto l’operazione.
Ricordiamo che lo stabile è stato interamente finanziato con soldi pubblici e prevedeva la realizzazione di una RSA, a piano terra, e di un hospice, per i pazienti terminali, al primo piano.
Nell’aprile del 2017, a struttura quasi ultimata, Coopselios si inserisce nella vicenda e invia ad ASL5 una proposta spontanea per acquisire la gestione venticinquennale dell’edificio prospiciente il San Bartolomeo. Il progetto prevede un adeguamento dello stabile alle esigenze operative di Coopselios, attraverso un investimento di circa 4,5 milioni di euro, e il trasferimento completo dell’attuale residenza per anziani Sabbadini.
Al di là della questione trasferimento, che ci ha sempre visti contrari, perché colloca i nostri anziani in un contesto a nostro avviso alienante e poco idoneo, oggi c’è un elemento di novità che deve essere affrontato, con urgenza.
Il Consigliere Paolo Mione in Consiglio a Sarzana ha giustamente sollevato la questione. Prima di concentrarci sul merito dell’operazione, in questo momento, è necessario fermare tutto. Non è possibile non solo procedere ma addirittura pensare di farlo almeno fintanto che la Magistratura non faccia chiarezza sulla vicenda.
Per questo, in pieno accordo con quanto fatto da Mione, presenteremo in Consiglio regionale un’interrogazione con la quale chiederemo che la Regione imponga uno stop ad ASL5.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria