"Questo ho letto questa mattina su un mio post, sulla vicenda dell’insegnante che ha fatto propaganda durante il consiglio comunale di lunedì mattina. Queste sono le affermazioni del signor, chiamiamolo così, Marco Reggio, che non conosco. Ho salvato tutto e provvederò a sporgere querela. Ormai è un clima d’odio, sempre più brutto, dove non si può esprimere democraticamente la propria opinione senza essere insultati o minacciati.
Ricevo messaggi privati offensivi e minacciosi, lunedì sera mi è stato riferito che mentre parlavo dal pubblico mi hanno urlato muori.
Quale sarebbe la mia colpa? Di aver detto in un post su Facebook, che la citata professoressa non va licenziata, ma a mio avviso allontanata dal ruolo educativo. Molto grave no!
Al citato post pubblicato da un quotidiano online, si legge ogni sorta di commento, c'è chi dice che andrei cacciato dalle istituzioni, a norma dell’art. 54. Altri scrivono perché devono pagarmi! Al di la della cifra ridicola del gettone che prendiamo, ma lo sanno queste persone che sono stato eletto? Un’altra dice che non la rappresento. Meno male, io non rappresento tutti i cittadini, ma un gruppo e partito politico. Come lo rappresenta chi è stato eletto a sinistra.
Art. 1 MDP, mi attacca perché tacerei sui fascisti, più esattamente sulla scritta fatta al 2 Giugno. Capisco che questo, se lo è, partito non esista, ma basterebbe che si informasse, sulla vicenda mi sono espresso chiaramente in consiglio, condannando la scritta e dicendo che credo che si stia anche perdendo la memoria storica di ciò che è avvenuto, ma per queste persone che fanno politica soltanto in modo becero e fazioso, l’importante è riuscire a dare una botta di fascista a destra e a manca. Art. 1 MDP, nel comunicato afferma che attacco le persone con metodo tipicamente fascista, ho già passato il comunicato al mio avvocato per procedere con una querela.
La verità è che i comunisti se vincono le elezioni amano la democrazia, quando perdono non la accettano, o la accettano mal volentieri.
Per ritornare alla vicenda della professoressa, sarebbe stato interessante che fosse avvenuto il contrario, che una professoressa avesse elogiato le politiche sull’immigrazione del governo.
Cosa sarebbe successo? Si sarebbe scatenato l’inferno!
Purtroppo, la realtà è che la sinistra cerca di delegittimare continuamente l’avversario, ieri c’era il cavaliere nero Berlusconi, oggi è il turno di Salvini.
Credo che la base delle democrazia sia accettare e legittimare le idee degli avversari e riconoscersi reciprocamente, ma invece di diminuire le distanza aumentano, come il clima d’odio!"
Fabio Cenerini, Capogruppo TOTI - FI