Leggiamo la piccata replica di Giampedrone che, pur di eludere le questioni poste da Galazzo, ci chiama in causa.
Partiamo dai fatti:
Giampedrone era o non era contrario alla zona artigianale e alla variante che ha consentito l'ingresso della San Lorenzo in quella zona, come risulta dalle due delibere di consiglio comunale?
È vero o non è vero che se i lavori dei capannoni sono iniziati prima della conclusione degli argini è grazie a un meritorio emendamento al piano di bacino presentato dall'allora assessore Morgillo di cui Giampedrone era assistente?
È vero o non è vero che il Camping ora è completamente in zona esondabile?
Su queste cose Giampedrone non risponde perché sa che è vero quanto afferma Galazzo e allora tenta di buttarla in caciara.
Questi i fatti.
Quanto ai discorsi (su questo Giampedrone è imbattibile), fa sorridere la critica al pd proveniente da lui che è un esponente di Forza Italia o almeno per tale si spacciava quando ha tentato di farsi candidare da quel partito alle ultime politiche nel seggio sicuro del Tigullio su proposta del suo mentore Toti. Solo che non gli è andata bene e Forza Italia ha posto il veto.
Insomma, il rapporto di Giampedrone con la zona artigianale presenta delle analogie con il suo rapporto con Forza Italia. Le ha criticate fortemente entambe, salvo tentare di utilizzarle per soddisfare la sua infinita ambizione.
Così come d'altronde ha fatto con il Comune, che ha utilizzato come trampolino per candidarsi dopo neanche un mese alle regionali (ovviamente nel comodo listino senza sottoporsi al giudizio dell'elettorato).
La verità è che sugli argini è tutto fermo da anni e Giampedrone si sveglia solo oggi, spacciando come suoi meriti risorse messe da chi c'era prima di lui e da un'azienda che ha investito in quella zona artigianale che lui ha osteggiato.
Tutto il resto sono volgari offese personali di basso livello che connotano, come noto, il suo modo di intendere la politica.
Circolo PD Ameglia-Fiumaretta