Solidarietà alla Dott.ssa Carla Roncallo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Finalmente una donna, una voce autorevole che con pacatezza ma altrettanta fermezza si esprime sulla necessità di non utilizzare la vita delle persone per risolvere questioni legate all'immigrazione.
In un paese che si definisce democratico come il nostro e che si ritiene rispettoso dei diritti umanitari è inammissibile che 49 persone che fuggono da guerre, miserie e povertà vengano lasciate su una nave in balia delle onde.
E' avvilente e vergognoso che coloro che ci governano sappiano fare "i duri" soltanto con persone inermi e non con i rappresentanti degli altri Stati Europei ai quali chiedono di accogliere i migranti lasciando vite in pericolo, in attesa di un accordo che nessuno cerca davvero in una disputa in cui la posta in gioco non interessa ad alcuno perché a rimetterci sono solo la carne e il sangue di persone senza voce che hanno l'unica colpa di essere nate nella parte sbagliata del pianeta.
Questa ondata di odio e le colorite menzogne intorno ai migranti e in generale agli emarginati e poveri è intollerabile e malsana e presto ne saremmo noi stessi vittime, perché ciò che mette a rischio è la tenuta della nostra società, il concetto stesso di comunità.
L'ARCI si augura che la nave Sea Watch davvero possa attraccare nel porto della Spezia.
Sappiamo per certo che qualora fossero fatte scendere tutte le 49 persone, queste potrebbero trovare accoglienza nelle strutture già presenti nel nostro territorio che è stato capace di accogliere senza traumi per la comunità numeri ben maggiori delle presenze odierne.
La nostra città si è sempre distinta per accoglienza e solidarietà anche in passato, quando gli ultimi erano gli ebrei, e avrà cuore e braccia per farlo anche oggi.
Stefania Novelli,
presidente Arci La Spezia