"Non avrei mai immaginato di trovarmi d'accordo con l'assessore Paolo Asti, eppure è successo.
Ho letto con sgomento la posizione dell'amministrazione lericina sull'importantissimo tema del DMO e in generale ho avuto un autentico sobbalzo nel leggere sia la proposta di collegamento viario a misura di crocerista Cà de Boscheti-Lerse (vi immaginate che meraviglioso itinerario passando per bellezze quali Area Enel ed ex Oto Melara? Un po' come andare in vacanza a Springfield!) che nel registrare che l'idea di turismo della nostra amministrazione sia quella che guarda al turismo padano.
Nel mondo globale noi guardiamo alla "Padania". Sarà l'influenza del leghismo. Boh. Non so davvero che pensare. Mentre le 5 terre pensano alla "tassa di sbarco" (sindaco di Monterosso dixit) per regolare l'enorme afflusso turistico (prevalentemente straniero) Lerici punta sul turismo padano. Geniale.
Io continuo a pensare che ci sia davvero tanto che non quadri nel nostro modello (per modo di dire) turistico ma siccome è (dovrebbe essere) la politica a delineare le strategie prendo atto che Lerici non ha alcuna intenzione di fare sistema con le realtà limitrofe e vuole continuare a seguire un modello che andava in voga 30/40 anni fa (e presentava enormi limiti anche allora).
Io, al contrario, sono convinto che solo presentando un territorio, dalla Riviera all'entroterra, come una realtà unica, trainata da brand importanti come "5 terre" e "Golfo dei Poeti", conosciuti nel mondo (altro che l'orrendo, inutile, anonimo "Lerici Coast") esista davvero la possibilità di far sì che i problemi degli altri (l'eccessivo afflusso delle 5 terre) diventino la nostra vera opportunità (attrarre nuovi turismi, soprattutto stranieri, avere un respiro internazionale, farci conoscere e apprezzare nel mondo globale).
Perché i flussi vanno distribuiti, non limitati, ma va fatto con una proposta all'altezza, anche guardando al turismo delle crociere che va intercettato quando è in navigazione e a cui va dedicato un pacchetto completo, semplice, snello che sia competitivo con le sfacchinate che devono sorbirsi per vedere 10 minuti Pisa e Firenze, col caos delle5 Terre, con la comodità del giro in centro città e con la tristezza della gita alle Terrazze.
Castelli, spiagge, enogastronomia. Nulla da inventare. Isolarsi e guardare a 40 anni fa, comunque la si giri, non è una proposta all'altezza".
Michele Fiore